Sagrado, una mostra racconterà le immagini sacre e di pietà popolare del Goriziano

Sagrado, una mostra racconterà le immagini sacre e di pietà popolare del Goriziano

Un progetto che parte da lontano

Sagrado, una mostra racconterà le immagini sacre e di pietà popolare del Goriziano

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 13 Lug 2021
Copertina per Sagrado, una mostra racconterà le immagini sacre e di pietà popolare del Goriziano

Si tratta di un'idea partita negli anni Novanta e portata a compimento grazie a fotografi volontari in quest'ultimo periodo. Giovedì l'inaugurazione e venerdì una conferenza per scoprire di più su queste testimonianze di fede e storia.

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Sono tante le immagini sacre, dalle rive dell’Isonzo, dal Collio, dalle pendici del Carso, fin giù, in Bisiacaria che diventano testimonianza della religiosità e della tradizione delle nostre genti. Identità di pietà popolare che sono state raccolte in una mostra intitolata “Edicole votive nella pietà popolare dell'Isontino/Ljudska pobožna znamenja v Posočju".

L’inaugurazione sarà a Sagrado, nella Sala polifunzionale, giovedì 15 luglio alle 18. Il progetto viene realizzato grazie all'impegno del Comune di Sagrado e delle associazioni di volontariato I Ferai de la Rosta (capofila), l'Associazione Culturale Bisiaca, Il Circolo Culturale di Sdraussina, l'Associazione Pro Senectute di Sagrado e l’Auser di Fogliano e Sagrado. L'iniziativa gode del sostegno finanziario della Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia.

Un risultato possibile grazie all'impegno di appassionati fotografi del Gruppo Facebook "Isonzo fiume d’Europa – Soča evropska reka": Arnaldo Gabriele Selmi, Aristide Visintin, Adriano Macchitella, Achille Luchitta, Carlo Ghio, Davide Brissi, Igor Croselli, Kelly Traino mentre a coordinare il progetto è Aleksandra Devetak.

“Si realizza così un progetto, pensato già negli anni Novanta, proprio qui da noi, in occasione del restauro della “Madonna con bambino e Sant’Antonio” di Sdraussina, voluta dall’Amministrazione comunale di Sagrado”, racconta Devetak. “Occasione che richiamava noi tutti al dovere di individuare, al fine della loro tutela e valorizzazione, tutti quei “segni” sparsi nel nostro territorio, parte inscindibile dalla nostra storia. Entusiasti fotografi hanno seguito un tracciato disegnato nei primi anni Novanta, su incarico della Provincia, da Paola Tomasella. Una ricerca che si faceva via via più appassionata, pur nelle difficoltà in cui ci trovavamo”.

Con Paola Tomasella è in programma un incontro venerdì 16 alle 20.30 nel Parco "Mille luci" sul retro del municipio di Sagrado. “Con l'ausilio della proiezione delle foto degli anni 90, Paola ci illustrerà le opere, testimonianze di pietà popolare, nelle diverse tipologie, legate alle località del nostro territorio. Le immagini, conservate in diapositive, sono state digitalizzate da Paolo Bonassi. A lui dedichiamo questa mostra”, conclude Devetak.

“Scriveva il famoso storico delle Annales, Lucien Febvre, in Studi su Riforma e Rinascimento, Einaudi, Torino 1966, pp. 557: «La storia si fa con i documenti scritti senza dubbio. Quando ci sono. Ma essa si può fare, si deve fare, senza documenti scritti se essi non esistono. Con tutto ciò che l'ingegnosità dello storico può consentire di utilizzare per fabbricare il proprio miele, difettando i normali fiori. Dunque, con delle parole, con dei segni. Con dei paesaggi...con la forma dei campi...con delle eclissi di luna...con delle perizie di pietre fatte da geologi, delle analisi di spade di metallo compiute da chimici. In una parola con tutto ciò che essendo dell'uomo, serve all'uomo, esprime l'uomo, significa la presenza, l'attività, il gusto e il modo di essere dell'uomo». Aggiungerei – spiega il professor Sergio Bressan - i segni della pietà popolare, che esprimono il bisogno di relazionarsi, di “affidarsi” a qualcosa di più grande, muovendosi lungo le strade del proprio paese e del mondo. Di tutto questo sono testimonianza le edicole e i capitelli che nel mondo germanico si chiamano Bildstock, con richiamo alle origini, “bastone recante un’immagine sacra”, e un invito a dedicare un pensiero a ciò che rappresenta, Cristo, la Vergine, i Santi”. 

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