IL RICONOSCIMENTO
Sagrado, Gioia Salvatori si aggiudica il premio Roberto Visintin 2025

La consegna a Sagrado sabato 3 maggio, che chiuderà la rassegna primaverile de’ Il libro delle 18.03’.
Gioia Salvatori, romana, attrice, autrice e conduttrice si è aggiudicata il Premio dedicato a Roberto Visintin, organizzato dall’ Associazione culturale Apertamente e dalla Fondazione che porta il suo nome. Il Premio, giunto alla sua quinta edizione, aveva visto in precedenza i vincitori Matteo Femia, Marina Lalović e Irma Hibert, Tommaso Speccher ed Enrico Rotelli.
Salvatori scrive come drammaturga per il teatro e per la radio, è coautrice e cooconduttrice del programma per Rai Radio3 Le ripetizioni. Conduce, con la filosofa Ilaria Gaspari, il programma Playbooks in onda su Raiplay. I suoi monologhi comici sono stati ospiti del programma tv Propaganda Live, Radio2 Social Club e, nell’ultimo anno, ha partecipato al format comico teatrale di Serena Dandini “Vieni avanti, cretina!”. Dal 2012 ha un progetto web, “Cuoro”, che è un contenitore di satira di costume e anche uno spettacolo teatrale che si declina diversamente di volta in volta a seconda dei temi affrontati. Gioia Salvatori arriva in libreria con il suo primo romanzo, della lingua materiale e duttile, con un’ironia mai prevedibile e spesso tragica, «come lo è questa esistenza in cui ci arrabattiamo tutti, irriducibilmente umani» dichiara l’autrice.
La commissione che ha valutato i numerosi lavori pervenuti entro il 31 dicembre, da importanti case editrici regionali e nazionali, composta da Emanuela Masseria, il presidente Mario Brandolin e Marco Menato, che ha così motivato la scelta: «Gioia Salvatori non ha scritto un romanzo 'regolare' o 'normale' che dir si voglia, anche se per esigenze editoriali così è classificato in copertina ma non sul frontespizio: Avere una brutta natura, edito da Baldini Castoldi nel 2024. Sono fogli e sfoghi sparsi, raccolti sotto titoli improbabili di capitolo, che non sono poi nemmeno stati ordinati in un indice, dato che si possono gustare saltabeccando qua e là, insomma lo zapping qui è addirittura consigliato» raccontano così Menato.
«La narratrice racconta o finge di raccontare a un Carlo qualsiasi le sue strane giornate, frenetiche, voraci, piene di luoghi comuni (le multe per esempio) usati per farsi beffa dei topos letterari. Lo fa con prosa e versi che immaginiamo cantati e che si mischiano, lingua spesso inventata, assurda, ironica e incendiaria, che è quella della scena teatrale, e non certo dello scrittore paludato. È un audiodiario -spiega- nel senso che andrebbe ascoltato e non letto, di giornate che sembrano normali ma che a un minimo accenno diventano surreali, catastrofiche, scombiccherare, impazzite come capita alla maionese, per chi non riesce a mantenere il ritmo del giro. Giornate tragicomiche in cui molte donne oggi potrebbero riconoscersi». «Un compendio di fatti accidentali e accidentati che inciampano nell'emotività dell'autrice e nella presenza-assenza di un ipotetico lui "fin troppo esperito". Un percorso che si può fare col sorriso, attraverso questa piccola "guida" attraverso quello che si potrebbe evitare o, forse, vivere con maggiore leggerezza» conclude l'editore.
Il Premio letterario Roberto Visintin, riservato a scrittori con età non superiore ai 45 anni, vuole riflettere sempre meglio il ventaglio di interessi dello stesso Visintin, che ha coltivato, valorizzando allo stesso tempo la memoria di ciò che ci ha lasciato.
L’Associazione culturale Apertamente e la famiglia di Roberto, attraverso la Fondazione costituita nel 2024, proseguono così nel solco da lui indicato e nel modo migliore per rendere onore alla sua figura: con un premio che porta il suo nome e con cui si promuovono le mescolanze fertili, il plurilinguismo fruttuoso, la memoria condivisa di questi territori, dove la frontiera tra idee, popoli e mercati è stata spesso virtuosa, talvolta sanguinosa, certamente mai banale. Il Premio Visintin rappresenta il tratto migliore di queste zone di confine.
La consegna del premio avrà luogo al Giardino Milleluci di Sagrado sabato 3 maggio, alle ore 11, giorno di chiusura della rassegna primaverile de “Il libro delle 18.03”.
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