il caso
Rubano la bandiera di pace tra Russia e Ucraina, vandali a Strassoldo
Il vessillo danneggiato nel cuore di Strassoldo, «la pace non si ferma per lo strappo di una bandiera».
Sui suoi colori c’erano appelli alla pace e alla fratellanza. Parole che qualcuno deve aver ritenuto scomode e fastidiose, accecato da chissà quale idea in testa, e ha deciso di strappare la bandiera affissa dai ragazzi dell’Unità pastorale di Cervignano al centro di piazza della Madonnina, nel borgo di Strassoldo. A fine aprile, infatti, l'opera è stata trafugata. Si tratta dei vessilli di Russia e Ucraina, intrecciati con due mani che si stringono al centro. Un drappo, questo, che è stato inaugurato pochi giorni fa e ha già subito due atti vandalici.
Dapprima il taglio con le forbici e, infine, la sua rimozione dopo che era stata riposizionata in occasione del 25 aprile, in sfregio al lavoro fatto dai ragazzi. A realizzare il tutto, infatti, sono stati i giovani del gruppo della cresima, che avevano disegnato la bandiera come simbolo di speranza. “Dispiace per questo gesto e l’impegno dei ragazzi - commenta Michele Zorzenon, uno dei referenti del gruppo - i quali avevano riflettuto e condiviso sul tema. Si erano mosse anche le associazioni e il Comune, ma ora si va avanti”.
Peraltro, è la prima volta che un attacco simile si registra a Strassoldo “e speriamo anche l’ultimo - rimarca il volontario -, alla fine chi ha fatto questo gesto sta più male di noi che lo abbiamo subito”. Il progetto “era nato in sordina, poi è maturato l’entusiasmo. La pace non si ferma per uno strappo di una bandiera”. Sul caso stanno indagando gli agenti di polizia locale, che vaglieranno i filmati delle telecamere in zona per risalire ai responsabili. La speranza è di poterla ritrovare e affiggerla nuovamente sul cuore allestito nell’area verde.
Questa era stata inaugurata con la bandiera con i colori dell’arcobaleno insieme agli alpini e agli scout. “Se l’uomo non butterà fuori dalla storia la guerra, sarà la guerra che butterà fuori dalla storia l’uomo” era stato scritto dai giovani sul tessuto.
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