Rosa di Gorizia eccellenza a tavola, cresce la rete di ristoranti in città

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Rosa di Gorizia eccellenza a tavola, cresce la rete di ristoranti in città

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 04 Gen 2023
Copertina per Rosa di Gorizia eccellenza a tavola, cresce la rete di ristoranti in città

Pranzi e cene ad hoc da gennaio a febbraio, l'idea di un libro con le ricette locali. Le difficoltà per produrla.

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La Rosa di Gorizia torna a tavola con un ricco programma di serate. Dal 20 gennaio al 16 febbraio, i ristoratori della città presenteranno infatti piatti e specialità arricchite dal celebre ortaggio, presidio Slow Food da otto anni, grazie alla collaborazione tra l’associazione Gorizia a tavola, i produttori della particolare tipologia di radicchio e l’amministrazione comunale. In tutto, saranno una decina di appuntamenti tra pranzi e cene, coinvolgendo altrettanti locali in tutti gli angoli della città.

L’evento si rinnova per l’undicesimo anno, con il sodalizio che raggruppa i ristoratori goriziani che punta a realizzare un libro di ricette dedicato. “Speriamo nella partecipazione del Comune” è l’auspicio espresso dalla presidente, Michela Fabbro, evidenziando come le prenotazioni a questi tipi di eventi abbiano sempre più un eco anche al di fuori dei confini locali. Negli ultimi anni si sono registrati clienti da Austria e Veneto, complice la fama crescente del prodotto seppur legato a una dimensione ristretta.

“Viviamo in un territorio con prodotti di cui ci possiamo vantare” ha rilevato l’assessore alle Attività produttive, Luca Cagliari, assicurando il sostegno dell’amministrazione verso questa realtà. Tra gli ostacoli, però, ci sono le particolari condizioni climatiche necessarie per la coltivazione della Rosa, a partire dal particolare terreno in cui è inserita e l’uso dei semi che si tramandano da generazioni all’interno delle famiglie produttrici. Un insieme di fattori che rende il raccolto di qualche quintale all’anno e non di più.

Difficile quindi una produzione su larga scala, con gli stessi produttori - presenti alla presentazione del calendario - che hanno rimarcato la volontà di puntare su qualità anziché quantità. Per la coltivazione è inoltre necessario il freddo, elemento che è mancato in questo inverno tra novembre e dicembre, con l’aggravante della pioggia, poco sole e vento assente. Le particolari e dure condizioni di lavoro, inoltre, vedono anche un ridotto ricambio generazionale all’interno delle stesse aziende agricole familiari.

In ogni caso, il prodotto che poi viene offerto al consumatore si adatta a ogni tipo di piatto, ha aggiunto Fabbro. I locali coinvolti saranno quindi le trattorie Gostilna Primožič, Alla Luna, Turri, Ca’ di Pieri, Al ponte del Calvario; i ristoranti Rosenbar, Atmosfere La Stüa, Borgo Gradis’ciutta e gli agriturismi Brumat Carlo e Klanjscek Wine&Stay. Tra le novità, l’ingresso dell’Atmosfere e Klanjscek, mentre la chef Chiara Canzoneri sarà ospite di Borgo Gradis’ciutta con la sua cucina. Gli appuntamenti coinvolgeranno anche esibizioni.

Proprio il coinvolgimento della cultura è uno degli obiettivi per il volume che Gorizia a tavola vorrebbe realizzare. Le degustazioni vanno da un costo di 35 euro a circa 65 euro a persona a seconda delle location e dei menu.

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