Ronchi, ritorna la Missa Rorate a lume di candela nella chiesa di San Lorenzo

Ronchi, ritorna la Missa Rorate a lume di candela nella chiesa di San Lorenzo

LA CELEBRAZIONE

Ronchi, ritorna la Missa Rorate a lume di candela nella chiesa di San Lorenzo

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 12 Dic 2023
Copertina per Ronchi, ritorna la Missa Rorate a lume di candela nella chiesa di San Lorenzo

L'appuntamento è per le 7 del mattino di sabato 16. Don Sudoso, che celebrerà la liturgia, ricorda come «le tenebre non vicono la luce».

Condividi
Tempo di lettura

Sarà un appuntamento particolare, quello che la parrocchia dei Santi Lorenzo e Domenica proporrà sabato 16 dicembre al mattino, alle 7, nella chiesa arcipretale di San Lorenzo martire. Alle prime luci dell’alba sarà celebrata dall’arciprete parroco, monsignor Ignazio Sudoso, la Missa Rorate. Un’antica tradizione della Chiesa cattolica sparita dalle nostre zone negli ultimi decenni che prevede una liturgia votiva in onore della Madonna e che viene officiata al mattino presto, proprio prima dell’alba.

“Un simbolo importante che ricorda come le tenebre non vincono sulla luce soprattutto in questo periodo liturgico”, così il parroco, don Ignazio. “La Messa “Rorate è dunque una splendida tradizione della Chiesa che ci aiuta a entrare nel periodo dell’Avvento. Al di sopra di tutto, ci aiuta a ricordare e a riflettere su una verità centrale della nostra fede: l’oscurità è un’ombra, e si dissolve più rapidamente quando vede una moltitudine di luci”, così ancora il sacerdote.

La celebrazione sarà accompagnata dal canto tradizionale con all’organo Ivan Bianchi e sarà resa possibile dai vari volontari che, quotidianamente, contribuiscono nel silenzio a mantenere viva e vivente la parrocchia. Questa celebrazione è in memoria della Madonna, e riceve questo nome per via delle prime parole dell’antifona in latino cantata all’inizio della Messa, l’antifona Rorate caeli, che significa “Effondete, cieli”. La Messa è più comune nelle comunità che seguono la forma straordinaria del Rito Romano, ma è anche un’opzione per le parrocchie che celebrano in lingua volgare.

Per Ronchi si tratta sicuramente di una novità, in un cammino che ha visto il recupero di gesti e simboli che, con il Covid o con il passare degli anni e il diminuirsi del volontari, erano andati perduti. Va detto, infine, che, collegato al simbolismo del Cristo “Sol Invictus” che vince le tenebre nel Natale che viene, c’è il fatto che questa Messa, come detto, viene celebrata in memoria della Santissima Vergine Maria, chiamata anche “Stella del Mattino”. Astronomicamente parlando, la “Stella del Mattino” è il pianeta Venere, che viene visto con maggior chiarezza in cielo prima dell’alba e dopo il tramonto.

“La Vergine Maria è l’autentica Stella del Mattino, che ci indica sempre suo Figlio. In questo modo, la Messa 'Rorate' ci ricorda il ruolo di Maria nella storia della Salvezza. Ci ricorda anche che l’oscurità della notte viene sempre vinta dalla luce del giorno. È una verità semplice, ma che spesso dimentichiamo, soprattutto quando pensiamo che tutto sembra distruggerci. Dio ci tranquillizza, dicendoci che questa vita è temporanea e che siamo forestieri che hanno come destino il Paradiso”, conclude il parroco.

Foto Aleteia.org.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione