LE VOCI
Ronchi ospita il primo recruiting day per il lavoro, colloqui diretti fra 9 aziende e cittadini
Si è svolta in mattinata l'iniziativa promossa da Comune e di Randstad. Domanda e offerta di lavoro a confronto. Ecco le storie.
Sono da poco scattate le 9.30. Arriviamo a Ronchi dei Legionari sul finire degli ultimi preparativi per il Recruiting Day, l’evento organizzato dal Comune e dall’agenzia per il lavoro Randstad per consentire un primo incontro in maniera diretta tra imprese del territorio e cittadini in cerca di impiego. Una lunga fila di persone sta attendendo di effettuare l’accredito per poi prendere posto all’interno dell’auditorium comunale, dove è prevista a breve la presentazione introduttiva delle nove imprese coinvolte nel progetto: Boato International, Cmt, Sta e Scamo, Metal Service, Elifriulia, Ici Coop., Gem e Nem.
Chiediamo un veloce commento a Manuela Versolatto, coordinatrice di varie filiali Randstad in regione. «L’affluenza è positiva – sono le parole di Versolatto - stiamo avendo un ottimo riscontro, ci sono circa 130 partecipanti: sono arrivate anche persone che non hanno effettuato la prenotazione ma che in qualche modo sono venute a sapere dell’iniziativa». Eventi del genere erano stati organizzati da Randstad assieme alla Regione e con i Comuni di Monfalcone e Fiumicello Villa Vicentina, mentre è la prima volta a Ronchi dei Legionari. Ne parla proprio il vicesindaco Enrico Papais nel discorso d’apertura, sottolineando il carattere sperimentale e di novità dell’iniziativa dichiarandosi contento dell’affluenza. Di seguito, i dirigenti delle nove aziende hanno presentato a turno il settore, le attività produttive della loro impresa e le figure professionali di cui sono alla ricerca. Tecnici aeronautici, di laboratorio o con basi di disegno tecnico, operatori di macchine specifiche, carpentieri, saldatori e meccanici, ma anche elettricisti e personale d’ufficio: questa la carrellata di professionisti richiesta dalle varie imprese.
L’introduzione volge al termine verso le 10.20 e i responsabili delle nove aziende si avviano dall’auditorium a Villa Vicentini Miniussi , sede del Ccm, dove a breve si terranno i colloqui. Li raggiungiamo per chiedere quali caratteristiche sperano di trovare in chi si presenterà ai loro tavoli. «La nostra è un’azienda a conduzione quasi familiare, ad interessarci è soprattutto l’aspetto umano – ci racconta il titolare di Cmt Sandro Ciulla – i requisiti del nostro candidato ideale sono la volontà di crescere e di entrare in azienda, possibilmente già con buone basi e con effettiva esperienza». Anche i rappresentanti di Nem si auspicano di incontrare figure giovani e intraprendenti: notano che spesso fra i candidati mancano esperienze concrete, ma l’importante è che vi siano capacità d’ascolto e voglia di imparare. Dopo la fase introduttiva della giornata abbiamo incontrato alcuni candidati e ci siamo fatti raccontare le loro storie. L’affluenza è mista e piuttosto equilibrata. A primo impatto notiamo che sono presenti persone di tutte le età. Mentre attendono in fila di essere chiamati a colloquio, facciamo loro qualche domanda.
Il primo a parlarci di sé è Anwar, 55 anni: è senza lavoro da una settimana, finora ha svolto le più disparate mansioni – metalmeccanico, carrellista, operatore di macchine CNC – e oggi cerca di trovare un nuovo impiego in uno di questi campi. Occasione di rimettersi in gioco anche per Gianluca, stessa età e attualmente in disoccupazione: il suo desiderio sarebbe trovare un’azienda seria e che dia priorità al contatto umano nei rapporti con i dipendenti. Mauro, 26 anni, lavora invece venti ore a settimana ma avrebbe bisogno di un impiego più “sostanzioso”. Gli chiediamo anche quale approccio spera di trovare fra le realtà oggi presenti. «Le aziende – spiega - richiedono solitamente qualcuno già formato, ma mi aspetto che accettino anche persone giovani da formare, ma determinate». Dello stesso avviso anche Johannes e Luca, due venticinquenni alla ricerca di nuove opportunità professionali.
Qualcuno dei presenti è venuto soltanto per farsi un’idea generale sulla domanda aziendale e apprezza la possibilità di un rapporto “face to face” con i proprietari d’impresa. «Sono abituata ad affidarmi alle agenzie di tramite – racconta una signora sulla quarantina – è una cosa che semplifica e aiuta, ma poter parlare con le aziende stesse è ottimo e interessante». Vuole sondare l’offerta e ritiene positiva l’occasione anche una signora che ha preferito restare anonima, dicendoci come l’Italia in generale si impegni ben poco nell’offrire nuove possibilità di impiego agli “over 50” come lei, che oggi è alla ricerca di una postazione di back office commerciale.
Incontriamo infine due giovanissimi, Anna e Francesco, rispettivamente di 18 e 20 anni, molto intraprendenti: entrambi vivono già da soli, mossi dalla volontà di essere indipendenti.
Sono amici e hanno molte skills e passioni – videomaking, grafica, lavoro in officina e lingue straniere - che sperano possano colpire le imprese a cui si presenteranno. Anna ha studiato per diventare elettricista, ma finora ha dovuto lavorare in altri settori dove non ha percepito buoni rapporti tra datori e dipendenti. «Vorrei non essere più vista come un semplice “numero” e trovare un contesto con un approccio più umano che tenga anche conto delle esigenze dei dipendenti» sostiene Anna. Anche Francesco si è spesso sentito il “jolly” nei vari ambienti in cui negli anni ha prestato servizio. «Oggi sono alla ricerca di un bel contesto lavorativo e di una paga che mi permetta di mantenermi e fare la spesa» così Francesco.
Per concludere abbiamo chiesto un commento all’assessore alle attività produttive Gianpaolo Martinelli. «Più che positiva l’impressione finale, sia per il numero dei partecipanti che si sono messi in gioco accettando di intraprendere un colloquio, sia per la buonissima opportunità data alle aziende che si sono messe a disposizione, tutte medio-piccole» sottolinea l’assessore competente. «È la prima volta che ospitiamo queste realtà imprenditoriali, categoria di cui fa parte l’80% delle aziende italiane, e ritengo che il valore aggiunto di questo recruiting day sia stato proprio la scelta di dare a loro l’opportunità di un contatto diretto con le persone» così Martinelli in chiusura.
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