L’anno associativo dell’Azione cattolica parte da Ronchi, 100 persone nel weekend

L’anno associativo dell’Azione cattolica parte da Ronchi, 100 persone nel weekend

LA DUE GIORNI

L’anno associativo dell’Azione cattolica parte da Ronchi, 100 persone nel weekend

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 18 Set 2024
Copertina per L’anno associativo dell’Azione cattolica parte da Ronchi, 100 persone nel weekend

Lo scorso weekend la Parrocchia di Maria Madre della Chiesa ha ospitato l’incontro al quale sono intervenuti Claudio Bolcato e Giovanni Boriotti.

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Si è svolta nelle giornate di sabato 14 e domenica 15 settembre la due giorni dell’Azione Cattolica della diocesi di Gorizia, che ha visto la partecipazione di un centinaio di iscritti. “Prendi il largo”, è stato il titolo dell’iniziativa che ha ripreso anche il tema portante del nuovo anno associativo. «Prendi il largo riprende un versetto tratto dal capito cinque del Vangelo di Matteo nel quale viene raccontato il primo incontro di Gesù con alcuni dei suoi futuri discepoli in particolare Giacomo, Giovanni e Simone, pescatori appena rientrati da una pesca infruttuosa» spiegano gli organizzatori.

«L’invito di Gesù davanti al pessimo risultato della pesca è subito quello di riprendere il largo e gettare le reti – aggiunge Ac Diocesna - anche se prima si sono dimostrati diffidenti, i pescatori accolgono l’invito con il risultato di una pesca abbondante». La giornata di sabato è stata aperta dalla lectio sul brano evangelico tenuta dall’assistente Giovani don Marco Zaina che ha tratteggiato l’episodio e le reazioni dei protagonisti del brano. Attraverso poi una rilettura del testo evangelico, don Marco ha ricondotto la vicenda alla vita quotidiana di ognuno.

«Quante volte anche noi – sono le parole di don Marco - nella nostra vita quotidiana o nei nostri impegni associativi ci sentiamo scoraggiati e con le reti vuote, l’invito quindi non è quello di scoraggiarsi, di abbandonare o ritirarsi, ma invece quello che dovrebbe connotare la vita di ogni credente cioè il coraggio nell’affidarsi, nel mettersi in gioco, nella certezza di non essere da soli». Il sacerdote ha richiamato dunque i presenti ad aprirsi alle novità senza cedersi alla «ripetitività stanca tipica della routine» e ha rivolto un invito ad impegnarsi in maniera comunitaria «facendo germogliare i semi» sapendo anche «lasciare le sicurezze e dire sì, vale la pena farlo».

Quindi l’invito a «dare ascolto, chiederlo, prendere e lasciarsi prendere per mano» perché «siamo sulla stessa barca chiamati a vivere situazioni belle o meno, ma non possiamo lasciare». Dopo la lectio sono proseguiti i lavori delle diverse equipe: Acr, Giovani ed Adulti. Nei gruppi di lavoro è stato presentato il tema dell’anno, e diverse sono state le proposte e le iniziative emerse dal confronto. La serata è poi proseguita con uno spazio dedicato a giovani e giovanissimi che hanno partecipato alle iniziative estive con un momento di confronto e di scambio di idee. Ospite della serata è stato Giovanni Boriotti consigliere nazionale AC del Settore Giovani.

La giornata di domenica si è aperta con la santa messa presieduta da don Marco Zaina e dal parroco di Maria Madre don Umberto Bottacin. A seguire, ha avuto luogo il momento unitario dal titolo “Pellegrini di Speranza a braccia aperte” a cui sono intervenuti Giovanni Boriotti e Claudio Bolcato, delegato regionale AC del Triveneto. Diversi sono stati i temi affrontati in particolare il compito dell’associazione oggi nella Chiesa e nel mondo e le grandi sfide a cui come associazione e singoli si è chiamati a partecipare e a dare un contributo.

Giovanni Boriotti ha trattato ed approfondito il tema della responsabilità come elemento portante dello stare insieme. «La responsabilità – ha sottolineato – non è solo propria di chi ha dei ruoli ma l’atteggiamento di ogniuno di noi nello stare insieme, nel fare comunità ed associazione, nel prendersi cura gli uni degli altri». Al temine, sono state date le comunicazioni dei diversi settori illustrando appuntamenti ed iniziative che verranno raccolte nel calendario diocesano. La giornata si è conclusa con un momento conviviale.

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