LA SITUAZIONE
Ronchi, apprensione per il futuro della Leonardo. Moretti: «Disinnescare conseguenze su unico sito in Fvg»

L’agitazione sindacale si manifesta a seguito di una dichiarazione del ministro Urso a Radio24 sul futuro dei droni che vedrebbero protagonista Piaggio Aerospace in Liguria.
Ferma reazione dei sindacati dello stabilimento ronchese Leonardo all’indomani delle dichiarazioni rilasciate a Radio24 dal ministro per il Made in Italy Alfonso Urso secondo il quale la Piaggio Aerospace potrebbe diventare il leader della produzione di droni in Europa. Le rappresentanze sindacali aziendali hanno quindi chiesto l’apertura di un tavolo con i vertici di Leonardo, con Fim Cisl nazionale auspicando anche il coinvolgimento del presidente della Regione Massimiliano Fedriga e dei parlamentari regionali. Attualmente, al sito ronchese sono 280 i dipendenti che si occupano di progettazione e creazione di simulatori di volo e di velivoli pilotabili a distanza. Importante è pure l’indotto collegato all’azienda. Per i sindacati quella ronchese è una realtà industriale da preservare e va mantenuta la coerenza con quanto dichiarato dall’azienda durante l’ultima audizione in Consiglio Regionale.
Sul tema interviene anche il consigliere regionale del Pd, Diego Moretti che invita a non sottovalutare la situazione presentata dai sindacati auspicando che Regione e Governo si impegnino a tutelare lo stabilimento locale. «Lo scorso 16 dicembre l’amministratore delegato di Leonardo Cingolani ha dichiarato al quotidiano “La Repubblica” che sui droni, il Falco prodotto a Ronchi dei Legionari, la società aveva perso il treno. In questi giorni, a distanza di due mesi da quella dichiarazione e dopo la vendita di Piaggio Aerospace, da sei anni in amministrazione straordinaria, all’azienda turca Baykar, è lo stesso Ministro Urso a dichiarare che quello ligure sarà il principale sito di produzioni di droni in Europa, e lo stesso amministratore delegato ha dichiarato che questa acquisizione spianerà la strada ad importanti sinergie industriali sui droni stessi».
Il consigliere dem si domanda quindi se il combinato disposto delle due dichiarazioni significa l’abbandono di Leonardo della produzione di droni a Ronchi.
Poi, si interroga: «Che fine hanno fatto gli impegni che il presidente Fedriga e la delegazione parlamentare capitanata dal presidente della Commissione Lavoro della Camera onorevole Rizzetto si erano presi proprio in occasione di una visita allo stabilimento ronchese per sbloccare la questione del drone Falco Xplorer e dare quindi una prospettiva anche ad una delle principali produzioni dello stabilimento di Soleschiano?» «È quantomai urgente che l’amministrazione regionale, per quanto di sua competenza, si attivi da subito nei confronti del Governo nazionale e della stessa Leonardo per disinnescare possibili conseguenze per l’unico stabilimento presente in Friuli Venezia Giulia» conclude Moretti.
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