SABATO ALLE 10
Ronchi, Amici Delle Erbe racconta Brumati e presenta il suo Giardino Botanico
Dopo una prima parte dedicata alla storia dell’abate botanico tenuta dagli storici Renato Duca e Renato Cosma, verrà presentato il progetto partecipativo.
A 250 anni dalla nascita dell’abate Leonardo Brumati – nato nel 1774 e morto nel 1855 - sabato 26 ottobre, l’associazione di Promozione Sociale “Amici Delle Erbe” organizza una conferenza in suo ricordo. Gli storici Renato Duca e Renato Cosma racconteranno gli aspetti più salienti della sua vita, le sue opere e il suo grande contributo di divulgatore presso la popolazione. L’iniziativa avrà inizio alle ore 10 nella Sala Polifunzionale del Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia in via Duca D’Aosta 3/5 a Ronchi dei Legionari.
Dopo l’intervento di Duca e Cosma, verrà presentato il progetto “Il Giardino Botanico Brumati” i cui lavori inizieranno il primo novembre prossimo. Il giardino sarà gestito dall’associazione Amici Delle Erbe e sorgerà in località Dobbia non molto lontano dall’abitato di San Vito dove visse l’abate. I relatori saranno Alfredo Altobelli, Marco Fragiacomo e Nedi Tonzar. Il giardino Botanico Brumati sarà un giardino progettato per lo studio, la conservazione e la coltivazione di specie vegetali autoctone commestibili (giardino alimurgico).
I partner del progetto sono il Comune di Staranzano e l’ISIS Brignoli-Einaudi-Marconi. Offrono la loro collaborazione: il Comune di Ronchi dei Legionari, il Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia e il Gruppo Micologico Aps di Ronchi dei Legionari. L’abate Leonardo Brumati è stato un sacerdote e naturalista italiano, noto per i suoi contributi in botanica e scienze naturali, oltre ad essere anche un letterato. Nato a Ronchi dei Legionari il 4 agosto 1774, Brumati fu avviato agli studi dall’abate Giuseppe Berini e completò la sua formazione a Udine e Venezia.
Brumati è stato ordinato sacerdote nel 1798 ed è stato sacerdote cappellano a Vermegliano. Ha creato un orto botanico - probabilmente sito nelle adiacenze della sua abitazione di San Vito all’altezza dell’area compresa tra i civici 141 e 151 - visitato da numerosi studiosi italiani e stranieri. Ha insegnato al Ginnasio di Monfalcone e ha lasciato un vasto erbario, purtroppo distrutto durante la Prima Guerra Mondiale. Il famoso botanico tedesco Heinrich Ludwig Gottlieb Reichenbach gli dedicò il nome di una varietà di pianta, il Leontodon hispidus var. brumatii detto volgarmente “dente di leone delle brume“.
Leonardo Brumati terminò la sua vita terrena nella sua casa nel rione di San Vito il 23 agosto 1855, per le conseguenze della micidiale epidemia di colera che colpì pesantemente anche i paesi del Monfalconese. A lui venne intitolata la scuola elementare di Vermegliano nel 1961. Cosa prevede il progetto curata da Amici delle Erbe? Il progetto prevede una riqualificazione ambientale dell’area interessata dal progetto, attualmente un campo coltivato, mediante la piantumazione di alberi e arbusti e la creazione di alcuni habitat rappresentativi del nostro territorio, in particolare una fascia boscata fresca. Successivamente le piante spontanee eduli verranno collocate nei rispettivi habitat munite di apposita cartellonistica.
È prevista anche la realizzazione di un orto sperimentale dove coltivare alcune specie vegetali alimurgiche. Il progetto intende coniugare gli aspetti più strettamente scientifici con quelli direttamente legati alla cultura e storia dell’uomo, in modo da disporre di una collezione di piante selvatiche commestibili della tradizione locale. I visitatori avranno modo di osservare direttamente le piante selvatiche nelle diverse fasi vegetative del loro ciclo vitale. In questo modo sarà possibile apprendere più facilmente i caratteri discriminanti le diverse specie al momento della raccolta.
Il progetto, di tipo partecipativo e inclusivo, prevede in tutte le diverse fasi di progettazione, realizzazione e gestione il coinvolgimento diretto dei cittadini. Il giardino servirà inoltre da laboratorio ambientale per le scuole. Tutto si svolgerà con il patrocinio del Comune di Ronchi dei Legionari, del Comune di Staranzano, della Mutua di Assistenza del Credito Cooperativo (MACC BCC) e del Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia (CBVG). In collaborazione con il Gruppo Micologico APS di Ronchi dei Legionari, il gruppo Uliu Bisiac e l’Associazione Culturale Bisiaca.
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