L'evento
Romans, Versa e Fratta avranno le loro prime tre pietre d'inciampo
Sabato 1 febbraio la cerimonia in ricordo di Egone Valdemarin, Fausto Cumin e Aldo Cabas.
Anche la comunità di Romans d'Isonzo, con le frazioni di Versa e Fratta, potrà dire, tristemente, di avere delle proprie pietre d'inciampo. Ricorderanno i tre compaesani deportati nei lagher nazisti che non fecero ritorno ed ai quali l'ANPI locale ha dedicato un prezioso lavoro di ricerca, presentato dua anni fa ed oggi degnamente completato con il riconoscimento ed il segno tangibile delle cosiddette pietre d'inciampo.
Nell'ambito delle iniziaitve curate dal Comune di Romans d'Isonzo in occasione del Giorno della Memoria, dunque, si inserira anche questo momento, con il quale anche il territorio romanese e tutti e tre i centri abitati entreranno a far parte di quel monumento diffuso rappresentato dalle Stolpersteine (pietre d'inciampo appunto) ideate dall'artista tedesco Gunter Demnig.
Tre pietre placcate d'ottone che riportano il nome e le date di nascita e di scomparsa delle persone deportate, verrano poste davanti alle ultime abitazioni di Egone Valdemarin, abitante in Romans via Cividale 6, deportato nel lager di Auschwitz e disperso nel 1945 quando aveva 24 anni, Fausto Cumin, abitante a Versa in via Oberdan 48, deportato nel lager di Dachau e deceduto nel 1945 all’eta di 23 anni; Aldo Cabas, abitante a Fratta in via Lottieri 6, deportato nel lager di Buchenwald e anch’egli deceduto nel 1944 all’eta di 24 anni.
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