Romans dice addio a Giovanna Dilena, anima delle onoranze funebri Sartori

Originaria di Chiopris, si era sposata con Odilo Sartori nel 1952 e con lui aveva fondato l'omonima azienda di pompe funebri. Sabato l'addio.

Romans d’Isonzo perde un pezzo della propria storia più recente, sotto il profilo imprenditoriale ma soprattutto umano. Si è spenta questa mattina Giovanna Dilena, già vedova del compianto Odilo Sartori e con lui fondatrice dell’omonima ditta di pompe funebri. Una donna molto conosciuta e stimata nella comunità, non solo del paese friulano ma di gran parte del territorio isontino.

Aveva 95 anni ma solo negli ultimi sei mesi le sue condizioni di salute erano peggiorate, fino all’epilogo avvenuto in casa come da lei richiesto.“È sempre stata di supporto a nostro padre - la ricorda con emozione la figlia Ornella Sartori -, una grande mamma e grande donna. Ci ha sempre aiutato”. Sposatasi il 27 settembre 1952, la coppia aveva aperta cinque anni dopo l’impresa partendo dai locali sotto casa, in via Cividale.

Lì è rimasta fino a poco tempo fa, a gennaio. quando è stata finalmente inaugurata la nuova struttura della Casa funebre a lungo sognata. “Aveva detto che non vedeva l’ora di venire a vederla - prosegue la figlia - purtroppo non è stato così”. Originaria di Chiopris e legata alla locale chiesa, aveva l’abitudine di preparare ogni giorno il caffè per la famiglia e i dipendenti, tanto che a metà mattina si saliva in casa per una pausa.

“Si assicurava che non mancasse nulla a nessuno. Era generosa nei confronti di tutti, era il suo modo di essere”. La figlia ricorda anche la sua gioia quando, in occasione dei 60 anni di attività, alla festa era la più felice per il traguardo raggiunto. Con lei però non c’era più il compianto marito, venuto a mancare nel 2003, con il quale ora si potrà ricongiungere.

Sabato 10 giugno saranno celebrati i funerali presso la sala Galupin, alle 11. La salma partirà dalla casa funeraria di via Nazario Sauro e sempre lì sarà esposta per l’ultimo saluto di amici e parenti, già venerdì dalle 10 alle 17. Lo stesso giorno, alle 17.30, sarà recitato il rosario presso la sala Galupin.

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