A Romans oltre 1.700 famiglie, piano comunale per aiutare chi ha figli

A Romans 1.700 famiglie, piano del Comune per aiutare chi ha figli

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A Romans 1.700 famiglie, piano del Comune per aiutare chi ha figli

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 30 Mag 2023
Copertina per A Romans 1.700 famiglie, piano del Comune per aiutare chi ha figli

Approvato il documento per aiutare le famiglie, tra le proposte agevolazioni dal secondo figlio a l'uso dell'area ricreativa di San Sebastiano.

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Romans d’Isonzo è tra i comuni del Friuli Venezia Giulia ad aver aderito al network nazionale dei “Comuni Amici della Famiglia”, rete di territori per azioni a favore della natalità. In questo senso, la giunta ha approvato nei giorni scorsi il nuovo piano comunale della famiglia per il biennio 2023-24, con l’obiettivo di “migliorare e implementare le politiche volte al benessere famigliare e all’inclusione e all’integrazione in forma attiva e partecipata di tutte le famiglie” della zona, come si legge nel documento.

L’atto è il proseguimento del percorso avviato dall’allora sindaco Davide Furlan nel novembre 2018, quando fu sottoscritto un protocollo di intesa con l’Associazione nazionale delle famiglia numerose. Da lì, è iniziata una collaborazione con l’Agenzia della famiglia della Provincia autonoma di Trento. Attualmente, nel territorio comunale vivono 3.618 persone e 1.723 nuclei famigliari. I bambini di età compresa tra i 0-14 anni sono 370. Gli anziani over 65 sono 987 a fronte dell’ammontare dei giovani tra i 15 e i 29 anni: 506.

“Il piano - si legge - vuole offrire alla famiglie residenti del comune e a quelle che desidereranno venire ad abitare nel nostro territorio una comunità accogliente, stimolante e inclusiva e capace di ingenerare fiducia nelle giovani famiglie e serenità e spirito di sussidiarietà tra le generazioni e tra le diverse istituzioni pubbliche, private e del terzo settore”. Responsabili della sua attuazione saranno il sindaco stesso, Michele Calligaris, e la responsabile di Area, Lara Anzanel, indicando su varie voci cosa poter migliorare.

Si spazi così dalle tariffe ai servizi ai giovani, passando per quelli culturali e alla prima infanzia. Per quanto riguarda gli interventi dell’amministrazione, si evidenzia l’apertura della nuova scuola media nel 2025, la fine dei lavori alla primaria nel 2024 e l’adeguamento della scuola dell’infanzia e asilo nido: il primo non è stato ancora programmato e richiederà lavori anti-sismici, mentre nel secondo si tratta di un atto normativo “programmato per l’aumento dell’utenza”. Atteso anche un ampliamento delle zone 30.

Inserita tra gli obiettivi anche “l’apertura in orari concordati dell’area ricreativa del San Sebastiano. L’area può essere messa a disposizione dei richiedenti, singoli, associazioni, enti, con il rispetto della regolamentazione prevista e con l’assunzione di responsabilità da parte degli organizzatori. In caso di richiesta è prevista una partecipazione alle spese di gestione”. Al momento, gli spazi parrocchiali a disposizione sono quelli della Sala Galupin e le strutture ricettive e ricreative nel capoluogo, Fratta e Versa.

In programma anche la costituzione di una commissione mista costituita dal sindaco, dalla giunta comunale, da rappresentati dell’amministrazione, dalla responsabile per l’attuazione del piano e da rappresentanti dell’associazionismo, del mondo economico produttivo, dalla scuola e la costituzione della consulta delle famiglie quale organo consultivo e propositivo del territorio in seno allo sportello. Da individuare anche l’apertura di uno Sportello famiglie. C’è poi il supporto ai giovani, come la loro partecipazione alle attività sportive.

“Si assiste sempre di più - rileva il documento - alla rinuncia delle famiglie ad iscrivere i figli ad attività sportive, culturali o ludiche per difficoltà economiche anche solo per l’impossibilità ad onorare le quote associative”. Infine, l’introduzione di “un sistema più equo e premiante dei carichi familiari nel sistema tariffario comunale”, con riduzione in base all’Isee e dal secondo figlio. “Il Comune - ancora l’atto - ambisce a diventare in futuro un modello e una guida per le altre comunità locali dell’Isontino e della regione”.

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