Romans cede quote di Arriva Udine, passo indietro sulla rotonda di Versa

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Romans cede quote di Arriva Udine, passo indietro sulla rotonda di Versa

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 24 Apr 2023
Copertina per Romans cede quote di Arriva Udine, passo indietro sulla rotonda di Versa

Le quote saranno cedute direttamente al colosso tedesco, approvato il programma delle opere da oltre 2,7 milioni di euro.

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C’è stata anche l’approvazione delle cessioni di quote di Arriva Udine nell’ultimo consiglio comunale di Romans d’Isonzo. Su proposta della giunta, l’Aula ha votato all’unanimità la decisione di cedere lo 0,0288 delle quote societarie dell’ex Saf, detenute a seguito della dismissione della Provincia di Gorizia. Una decisione presa insieme alle amministrazioni locali di Farra e Turriaco, vendendole allo stesso colosso tedesco Arriva che controlla la filiale italiana e quella friulana. L’ok definitivo alla disponibilità di acquisizione è arrivato direttamente dal ministero dei Trasporti tedesco.

“La delibera consiliare - così la giunta in una nota - ha quindi certificato la volontà di cessione al valore nominale delle 4031 quote detenute, che potranno fruttare un introito pari a 21mila euro”. Rimane immutata, invece, la quota detenuta di Apt per l’1,86%. Parere positivo arrivato quindi anche delle opposizioni, che hanno ritenuto preferibile incassare la somma anziché conservare una parte di società che non svolge servizio sul territorio comunale. “Anche in passato ci eravamo detti a favore - ricorda il capogruppo Stefano Careddu (Identità e progresso) - ma all’epoca Apt non si era detta interessata all’acquisto”.

Nel corso della stessa seduta, l’assise ha approvato anche diversi documenti di bilancio e programmazione, a partire dal programma triennale dei lavori pubblici. Opere dal valore complessivo di 2.751.973,88 euro, su cui invece la minoranza si è detta contraria ma plaudendo la decisione dell’amministrazione di non procedere con il progetto della rotatoria su via Palmanova a Versa: “Esprimiamo la nostra soddisfazione per la dichiarata intenzione di sospenderne la realizzazione, in attesa di un riscontro da parte della Regione sulla possibilità di devoluzione dei fondi sulla viabilità interna della frazione” così Careddu.

Attualmente, l’investimento è stato comunque inserito nel 2025, con priorità minima. Opposizione contraria anche sull’approvazione della Tari. “Rileviamo - attacca il capogruppo - che, seppur non essendo previsto un aumento delle tariffe, passiamo da 545.515,63 euro del 2022 a 561.262,99 euro nel 2023, con un aumento di 15.747,36 euro dovuto in buona parte alla situazione finanziaria di Isontina Ambiente”. Bocciati anche il bilancio di previsione nonché il Documento unico di programmazione, mentre c’è stata l’astensione sulla conferma dell’aliquota Irpef al 0,5%, auspicando però “scelte più coraggiose visto il periodo di difficoltà”.

La seduta ha comunque visto convergenza tra maggioranza e minoranza, come il voto sul Piano di alienazione e valorizzazione immobiliari, tariffe per servizi cimiteriali, l’approvazione delle nuove tabelle parametriche per i contributo di costruzione, la richiesta di disponibilità per l’installazione di una nuova antenna radio - individuata all’interno del Centro di raccolta -, l’approvazione della nuova Imposta locale immobiliare autonoma (Ilia) che sostituisce l’Imu, l’approvazione della variante urbanistica 50 al Piano regolatore, la erinuncia al diritto di prelazione sulla vendita di un’area in via Armentaressa.

Infine, ok anche all’istanza di un privato cittadino per l’intervento di ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione dell’edificio in via XXV maggio, in deroga al Piano regolatore.

Foto DalanConti/Wikicommons

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