il ricordo
Romans, 25 anni senza Celso Macor tra poesia e amore per la montagna
Per onorare la memoria del poeta e scrittore, martedì 28 novembre a Versa, paese natale di Macor, saranno letti testi e raccontato il suo impegno.
Venticinque anni sono passati dal 28 novembre 1998 quando a Gorizia si spense Celso Macor, una delle voci più alte del Novecento del Friuli Orientale. Per onorare la memoria del poeta e scrittore nell’anniversario della scomparsa, martedì 28 novembre a Versa, paese natale di Macor, alle 20.30 nella sala parrocchiale si svolgerà una serata in cui si tratteranno alcuni dei temi cari all’intellettuale goriziano: l’amore per la montagna e per la letteratura.
Un bar di tiara lassaimi, verso tratto dalla poesia Tun jet di scussis, è il titolo della serata organizzata dalla Società Filologica Friulana e dal Comune di Romans d’Isonzo con la collaborazione della Unità pastorale tra le parrocchie di Santa Maria Annunziata di Romans e Sant’Andrea Apostolo di Versa, Circolo ricreativo, sportivo e filodrammatico di Versa, il Grup culturâl di ricercja “I Scussons” e della sezione di Gorizia del Club Alpino Italiano con il sostegno della Cassa Rurale del Friuli Venezia Giulia.
Per illustrare la poliedricità della figura di Celso Macor interverranno Marko Mosetti, della sezione di Gorizia del Club Alpino Italiano che illustrerà l’impegno di Macor per la rivista Alpinismo Goriziano di cui fu direttore per lunghi anni, e Gabriele Zanello che nel suo intervento (Ri)leggere Macor nel 2023 tratterà dell’attualità del pensiero del poeta. La serata sarà completata dalle letture di Giorgio Monte.
La serata segnerà l’inizio di un percorso pluriennale che si coronerà nel 2025, centenario della nascita di Celso Macor, e che non a caso coinciderà con l’anno in cui Nova Gorica e Gorizia saranno Capitale europea della Cultura. Non è un caso che i temi del superamento del confine e della fratellanza tra i popoli sono tra i temi più cari trattati da Macor fin da Isonzo, finalmente fiume di pace (1965).
Uno dei prossimi appuntamenti di questo “sentiero” di riscoperta e valorizzazione dell’opera di Macor sarà la nuova edizione della raccolta di poesie Impiâ Peraulis, curata da Gabriele Zanello e che verrà pubblicata, come la prima edizione del 1980, dalla Società Filologica Friulana: le 13 liriche in friulano saranno riproposte con le traduzioni in italiano, tedesco - a cura di Renate Lunzer e sloveno a cura di David Bandelj. Oltre ai testi introduttivi di Ervino Pocar e Sergio Tavano, questa nuova edizione sarà completata dai saggi di Renate Lunzer, sul rapporto tra Macor e il mondo austriaco, e dello stesso Gabriele Zanello, sui rapporti con il mondo sloveno.
Nei prossimi anni molte ancora saranno le occasioni e le iniziative per ricordare l’importanza e l’attualità, soprattutto per le nuove generazioni, dell’opera di Celso Macor.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.