L'annuncio
Dalla Rocca alle antiche mura, Monfalcone rilancia la sua storia
Il 10 settembre sarà inaugurata una mostra sulle città murate che presenterà reperti archeologici di grande valore. Si tratta dell'occasione per presentare il tesoretto veneziano restaurato dal comune.
“Monfalcone ha pieno titolo per rientrare fra le città storiche della regione e può far perno su due risorse rilevanti, la Rocca, che ha conservato dal 1525 la sua struttura originale, interna ed esterna e il museo della Città Murata in fase di allestimento al municipio. La grande esposizione che racconterà la storia fra il 1300 e il 1860, data di abbattimento delle mura, sarà un ulteriore dimostrazione della validità dell’impegno che abbiamo assunto per riqualificare e promuovere la città”.
Lo ha dichiarato il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, alla presentazione della mostra sulle Città Murate che sarà inaugurata il 10 settembre e vedrà la presenza di reperti archeologici e artistici di eccezionale valore. “Proporremo alla Regione – ha annunciato il sindaco – di creare una rete fra i diversi siti che hanno avuto un ruolo importante nel periodo medioevale per valorizzare sotto il profilo culturale e turistico un patrimonio così importante e così poco conosciuto”.
L’esposizione presenterà materiale prezioso e del tutto inedito che confermano il ruolo avuto da Monfalcone nel periodo patriarcale e veneziano. Come il tesoretto che comprende un centinaio di monete d’argento, che il Comune sta ora restaurando, ritrovate casualmente in uno scavo e che testimoniano l’importanza doganale dell’antico territorio. Saranno anche esposti reperti trovati nella Rocca e conservati ora a Borgo castello a Gorizia, nonché il capolavoro di Someda con la morte di Dante e alcuni antichi incunaboli della Divina Commedia.
“All’esposizione – ha rilevato il sindaco Cisint – collaborano direttamente i due musei archeologici nazionali di Aquileia e Cividale, nonché i musei civici di Trieste, Udine e Pordenone, assieme a alcuni enti privati e religiosi. Sarà la rassegna archeologica più importante mai realizzata in regione sulle Città Murate. Una sezione, invece, sarà dedicata a Dante nell’anniversario dei 700 anni dalla morte, con un carattere diverso dalle altre esposizioni: ci concentreremo sulla figura di Alighieri simbolo dell’irredentismo e quindi dell’identità delle nostre terre”.
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