le misure
Ritorno in classe, test agli studenti di Staranzano per monitorare la pandemia
Individuati 15 istituti in regione, tamponi su base volontaria. Le misure in campo per la ripartenza delle lezioni.
Ci saranno anche gli studenti di Staranzano tra quelli monitorati dalla Regione nella ripartenza dell’anno scolastico. L’amministrazione, insieme al Comitato tecnico-scientifico, ha infatti individuato 15 scuole “sentinella” in base al numero di alunni, criteri epidemiologici e distribuzione territoriale. Questo sarà l’unico comune interessato nella provincia di Gorizia, mentre gli altri saranno Maniago, Fiume Veneto, Sacile, Pordenone, Trieste, Latisana, Udine e Gemona. Qui, verrà raccolta l'adesione volontaria ai test rapidi antigenici molecolari.
Il ragazzo potrà eseguirli in autonomia sotto la guida di un docente formato appositamente. I campioni raccolti saranno quindi analizzati nei laboratori dell'azienda sanitaria. Si tratta di test validati dall’Istituto superiore di sanità che li utilizzerà anche per il proprio programma statale rispetto al quale però la Regione ha deciso di incrementare il numero di somministrazioni. Se il piano nazionale prevede infatti mille test al mese, Trieste intende giungere gradualmente a 20mila test mensili, oltre ad estendere la fascia di età fino a 19 anni.
A livello statale, il progetto include studenti tra 6 e 14 anni. Questa misura, nonché tutte le altri previste, sono state illustrate oggi. Il governatore Fedriga non ha mancato di indicare che l'adesione alla campagna vaccinale resta l'arma più efficace per garantire la riapertura delle attività economiche e la continuità scolastica, priorità per l'amministrazione regionale. Guardando alle misure, è stato sottoscritto un protocollo con l'Ufficio scolastico regionale che include 8,6 milioni di euro di fondi ministeriali per il potenziamento dell'organico docente.
Altrettanti andranno per il personale Ata, a cui si aggiungono 1,3 milioni di fondi regionali. Ulteriore risorse esclusivamente regionali vanno al potenziamento degli assistenti tecnici informatici (750mila euro), al primo anno del Programma scuola digitale (440mila euro), al personale a supporto della dirigenza scolastica negli istituiti in reggenza (150mila euro), al personale per la scuola in ospedale e la scuola a domicilio (150mila euro), alla formazione del personale della scuola per la gestione dei ricorsi in via amministrativa (50mila euro).
Potenziato il personale di sostegno (320mila euro) e destinati 100mila euro per l'integrazione dei patti di comunità, che si aggiungono ai 60mila statali. Una somma da definire andrà al distacco di personale della Regione presso l'Ufficio scolastico regionale. Infine il pacchetto trasporti. Sono stati aggiunti 136 autobus, di cui 18 già in disponibilità al gestore Tpl Fvg e 118 da noleggio con conducente, per un totale complessivo di 335 corse aggiuntive e 2.348.000 chilometri di servizio in più. Investimento da quasi 8 milioni, in attesa del rimborso sa Roma.
La giunta ha però fatto prese di essere ancora in attesa del rimborso parziale di quote di trasporto 2020. Nel dettaglio, l'area di Gorizia avrà 36 mezzi in più. Il potenziamento garantisce una capienza inferiore al limite massimo dell'80 per cento, imposto a livello nazionale. Si punta inoltre sulla sicurezza dei mezzi sui quali verranno fatti investimenti per 3 milioni di euro. Tutti i bus verranno dotati di particolari pellicole adesive sui finestrini in grado di utilizzare la luce per attivare un sistema di abbattimento di virus e batteri.
Foto Ministero dell'Interno
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