Ritorno in aula per 4mila studenti a Nova Gorica, crisi organico nelle scuole in Italia

Ritorno in aula per 4mila studenti a Nova Gorica, crisi organico nelle scuole in Italia

i preparativi

Ritorno in aula per 4mila studenti a Nova Gorica, crisi organico nelle scuole in Italia

Di T.D. • Pubblicato il 29 Ago 2024
Copertina per Ritorno in aula per 4mila studenti a Nova Gorica, crisi organico nelle scuole in Italia

L'amministrazione locale e gli istituti scolastici hanno preparato il ritorno in classe, la senatrice dem Rojc: per ora salvate dirigenze in scuole minoranza in Italia.

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Nova Gorica è pronta per la ripartenza della scuola, che quest'anno vedrà circa 4mila studenti ritornare in classe. La macchina organizzativa ha visto la polizia preparsi sotto il profilo della sicurezza stradale, mentre ieri il sindaco Samo Turel ha fatto il punto anche sui progetti, come quello per realizzare un campo sportivo presso la scuola primaria di Branik. Ha infatti ottenuto 500mila euro dal ministero dello Sport. In cantiere poi il rinnovamento della palestra e l'aggiornamento delle attrezzature alla scuola primaria Kozara, la ricostruzione della cucina alla primaria di Čepovan, il rifacimento del tetto alla primaria di Salcano e nella palestra della scuola Štrukelj.

Il prossimo anno è attesa quindi la riparazione del tetto e all'installazione di un impianto fotovoltaico presso la Scuola di musica di Nova Gorica. Nel dettaglio, 1.047 bambini saranno accolti in 61 sezioni dell'asilo comunale, con una leggera diminuzione rispetto all'anno precedente di 12 bambini e tre sezioni. Nelle elementari, 2.819 alunni saranno distribuiti in 146 classi, con un calo di 56 ragazzi e due classi rispetto all'anno scorso. È stato confermato che tutti i bambini iscritti avranno un posto negli asili comunali, nonostante una leggera diminuzione del numero.

La ripartenza
Il primo cittadino ha inviato un messaggio agli studenti, augurando loro di terminare le vacanze in bellezza e di tornare a scuola lunedì 2 settembre con entusiasmo e voglia di imparare: «Desidero un anno di successi e amicizie durature per tutti gli studenti, in particolare per i bambini che inizieranno la scuola per la prima volta. Ai loro genitori, auguro di accompagnare i loro figli nel primo giorno di scuola, avvertendoli dei pericoli del traffico e dando loro l'esempio su come comportarsi come partecipanti alla circolazione stradale».

Marinka Saksida, responsabile del Dipartimento per le Attività sociali, ha incoraggiato i genitori a scegliere modalità di trasporto sostenibili per portare i loro figli a scuola, sottolineando l'importanza dei trasporti organizzati e delle iniziative come "Diventa vigile per un giorno" ed "Eco squadra", che promuovono l'uso di mezzi di trasporto ecologici. Soni Makarovič, presidente del Consiglio per la prevenzione e l'educazione alla sicurezza stradale, ha dichiarato che sono stati identificati circa 16 tratti stradali critici lungo i percorsi scolastici, e che i volontari di varie associazioni, insieme alla polizia e ai vigili urbani, si impegneranno per garantire la sicurezza degli studenti nei primi giorni di scuola.

Le scuole slovene in Italia
Parallelamente, la situazione per le scuole della comunità slovena in Friuli Venezia Giulia si presenta ben più complessa. Come comunicato dalla senatrice del Pd Tatjana Rojc, il governo italiano ha evitato, almeno temporaneamente, «che fosse ostacolato di fatto l'inizio delle lezioni ai giovani che frequentano le scuole con lingua d'insegnamento slovena». Il ministero dell'Istruzione e del Merito ha infatti trasmesso il decreto interministeriale che autorizza, in deroga alla misura del mese precedente, «due reggenze annuali per Dirigente scolastico e due per Direttore dei servizi generali e amministrativi per le scuole di lingua slovena che vengono trasformati in organico di fatto».

La dem ha espresso preoccupazione per la situazione, evidenziando come i tagli al personale annunciati dal dicastero avessero suscitato grande indignazione. «L'impegno della politica e della comunità ha obbligato il governo a intervenire, ma si tratta solo di una soluzione temporanea», ha affermato Rojc, sottolineando la necessità di trovare una soluzione definitiva che garantisca il rispetto degli accordi internazionali e delle leggi italiane a tutela della minoranza slovena.

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