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I bambini diventano giornalisti, ritorna a scuola il progetto del Sanpierino

Novità di quest’anno, oltre alla stampa fisica del giornalino come effettuato negli anni scorsi, anche la consegna di un attestato a ognuno dei partecipanti.
Un progetto nato per caso, da una chiacchierata informale, e trasformatosi da una lezione sporadica alla creazione di un vero e proprio giornale cartaceo. “Il Sanpierino” è tornato nuovamente a uscire nella sua versione annuale grazie alla collaborazione tra la scuola primaria Giacomo Venezian di San Pier d’Isonzo e il nostro quotidiano, che ha portato nelle classi alcune lezioni di giornalismo e coinvolto bambini e bambine nella gestione di una vera e propria redazione.
Novità di quest’anno, oltre alla stampa fisica del giornalino come effettuato negli anni scorsi, anche la consegna di un attestato a ognuno dei partecipanti: piccoli giornalisti in erba, dunque, che hanno provato a mettersi in gioco nel raccontare eventi, fatti, emozioni e vita scolastica all’interno delle quattro pagine del giornale. Il laboratorio di giornalismo, curato nelle lezioni teoriche e pratiche da Ivan Bianchi, Salvatore Ferrara e Lisa Leopoli, ha, dunque, coinvolto gli alunni nella ricerca delle notizie e nel loro racconto sotto i vari punti di vista.
Giornata, in ogni caso, dedicata al Consiglio comunale dei ragazzi, durante il quale la scelta dell’intitolazione della scuola materna è stata affidata proprio alla discussione e al voto dei bambini. Quattro i nomi proposti in sinergia tra l’amministrazione comunale, presente con il sindaco, Claudio Bignolin, il vice Michele Fappani, e gli assessori Erika Germani e Nicola Tempesta con il consigliere comunale Giuliano Sartor, e l’Istituto comprensivo, rappresentato dalla dirigente scolastica Alessandra Putortì.
Tra Margherita Hack, Bruno Munari, Rita Levi Montalcini e Gianni Rodari, bambini e bambine, con 13 voti totali, hanno eletto Margherita Hack per l’intitolazione della scuola materna. Dodici i voti per Rita Levi Montalcini, sette per Gianni Rodari e quattro per Bruno Munari. E, come in ogni democrazia, mentre il sindaco si diceva «completamente soddisfatto» e Giuliano Sartor si diceva «non contento della scelta, poco legata al territorio», c’è stato chi ha chiesto, tra i bambini, il riconteggio dei voti alla commissione elettorale, per così dire, anch’essa composta da bambini.
Tornando al laboratorio di giornalismo, sicuramente un momento di formazione ma anche di divertimento e di gioco di squadra nella speranza non solo di poter proseguire negli anni ma che, dall’esperienza, possano nascere veramente i giornalisti del futuro.
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