l'iniziativa
Ritorna la Pastasciutta antifascista a Gorizia, festa in piazza Transalpina
Ritorna la festa in piazza organizzata dall'Anpi e legata alla destituzione di Mussolini del 25 luglio 1943. Alle 21 il concerto degli Apolis.
Ritorna l'appuntamento con la "pastasciutta antifascista", iniziativa promossa a livello nazionale da Anpi e Casa Cervi e che a Gorizia conta diversi sostenitori, a partire dai circoli cittadini dell'associazione partigiani. Il tutto si svolgerà martedì 25 luglio dalle 18, in piazza Transalpina. "La nostra - riporta una nota degli organizzatori - sarà una delle decine di Pastasciutte che verranno organizzate in tutto il Paese, nel ricordo della simbolica pastasciutta distribuita dai fratelli Cervi nella piazza di Campegine il 25 luglio del 1943, per festeggiare la destituzione e l’arresto di Mussolini per decisione del Gran consiglio del fascismo".
Per partecipare è necessario prenotare al numero 348 8543426 o 3384758514 (WhatsApp). Il costo è di 8 euro (pasta, vino, acqua). Alle 18 ci sarà l'apertura dei chioschi, alle 20 l'intervento degli organizzatori e alle 21, per concludere, il concerto degli Apolis. In caso di maltempo, l'evento si svolgerà venerdì 28 luglio. La storia della manifestazione è legata al 25 luglio 1943, quando Mussolini viene destituito e arrestato. Dopo 21 anni, terminava il governo del partito fascista. Il re designò il maresciallo dell’esercito Pietro Badoglio come nuovo capo del governo, che da lì a poco avrebbe firmato l'armistizio e il patto di co-belligenza con gli Alleati.
Nonostante la caduta del regime, infatti, la guerra continuò a fianco dei tedeschi: nei giorni successivi l’arresto vi furono numerose sollevazioni popolari. Il 28 luglio, a Reggio Emilia, i soldati spararono contro gli operai delle Officine Reggiane con un bilancio di nove morti. I fratelli Cervi - esponenti della Resistenza - non vennero immediatamente a conoscenza della notizia della caduta di Mussolini perché impegnati nei campi, ma fu sulla via del ritorno a casa che incontrarono numerose persone in festa. Sebbene sapessero che la guerra non era davvero terminata, decisero di festeggiare comunque l’evento, un momento di pace dopo 21 anni di dittatura.
Si procurarono la farina, presero a credito burro e formaggio dal caseificio e prepararono chili e chili di pasta. Una volta che questa fu pronta, caricarono il carro e la portarono in piazza a Campegine pronti a distribuirla alla gente del paese. Tutto ciò "fu un modo simbolico - rimarca la nota - per riappropriarsi del luogo principe della socialità cittadina riconvertito da anni a spazio dedicato unicamente agli eventi legati al partito fascista. Nel 1931 furono vietati gli assembramenti di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico senza l’autorizzazione del Questore. In particolare furono vietate tutte le riunioni di stampo politico o che potessero apparire sediziose nei confronti dell’autorità".
I Cervi, più o meno coscientemente, si riappropriano di quello spazio distribuendo festosamente la pastasciutta alla popolazione di Campegine. A contribuire all'evento sono: Coop Alleanza 3.0, Agorè, Anpi Piedimonte-Gorizia-Sant'Andrea-San Michele del Carso, Circolo Arci Gong, Forum Gorizia, Noi Mi Noaltris GO!, Partito della Rifondazione comunista, Partito democratico di Gorizia e San Floriano, Circolo culturale di S. Andrea, Comitato permanente per la Pace Gorizia/Nova Gorica, Coordinamento provinciale di Libera Gorizia, Presidio Libera Marcella di Levrano e Legambiente Gorizia.
Foto di archivio
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