Ritorna il Festival dell’Acqua, lo youtuber Adrian Fartade a Staranzano

Ritorna il Festival dell’Acqua, lo youtuber Adrian Fartade a Staranzano

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Ritorna il Festival dell’Acqua, lo youtuber Adrian Fartade a Staranzano

Di REDAZIONE • Pubblicato il 19 Feb 2024
Copertina per Ritorna il Festival dell’Acqua, lo youtuber Adrian Fartade a Staranzano

La seconda edizione ritorna dal 16 al 19 maggio, ospite lunedì il divulgatore scientifico e youtuber con gli studenti dell'Istituto Bem.

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Premiato per il secondo anno dalla Regione Fvg, il Festival dell’Acqua di Staranzan si è collocato al secondo posto della graduatoria pubblicata nei giorni scorsi, relativa all’avviso pubblico per la concessione di contributi a sostegno di iniziative progettuali riguardanti manifestazioni di divulgazione della cultura scientifica.

A trainare la kermesse sono, tra gli altri, la qualità e l’innovatività dell’iniziativa, la competenza nel campo della divulgazione scientifica, la qualità del partenariato, la valorizzazione del luogo in rapporto all’evento e il coinvolgimento dei giovani, criteri in cui il progetto ottiene il massimo del punteggio. Il Comune di Staranzano si prepara, dunque, ad accogliere la seconda edizione del Festival dell’Acqua, in programma dal 16 al 19 maggio nella città bisiaca e dintorni.

L’amministrazione comunale esprime grande soddisfazione per il risultato raggiunto, che conferma la validità dell’iniziativa, ritenuta «un unicum a livello regionale e nazionale, per il particolare rapporto che il territorio di Staranzano e dell’Isontino hanno con l’acqua, per il suo approccio multidisciplinare e intergenerazionale e per l’universalità delle tematiche trattate».

La kermesse vivrà un’anteprima tutta dedicata ai giovani del territorio. Lo farà tra una settimana, lunedì 26 febbraio alle ore 12 all’Istituto Bem Brignoli Einaudi Marconi di Staranzano, dove verrà ospitato il divulgatore scientifico e youtuber, Adrian Fartade. Sarà lui ad inaugurare una densa stagione di laboratori e ricerche collegate al Festival.

Laureato in storia e filosofia con un percorso in scienza e astronomia, dai primi anni 2000, Fartade si occupa di divulgazione scientifica, in particolare astronomica. Ospite di prestigiosi contesti culturali, la sua missione è fare appassionare alla conoscenza ogni tipo di pubblico, con particolare attenzione a ragazze e ragazzi.

Ha pubblicato "A piedi nudi su Marte, viaggio nel Sistema Solare interno", "Su Nettuno piovono diamanti" e “Come acchiappare un asteroide” (Rizzoli). Suo anche il celebre “Apollo Credici”, frutto della collaborazione con Luca Perri (altro divulgatore e astronomo) e il disegnatore Leo Ortolani, edito da DeAgostini.“Quando Marte era blu” è il titolo dell’intervento di Fartade a Staranzano, che ripercorre studi e ricerche che hanno testimoniato la presenza d’acqua sul pianeta rosso.

Sarà quindi un inizio tutto giovanile e guidato dall’eclettico divulgatore. A coordinare i percorsi - grazie anche alla disponibilità dei docenti - ci sarà Francesco Scarel, comunicatore scientifico specializzato in Artscience e docente di Comunicazione della scienza al Master della Sissa. Scarel introdurrà ai ragazzi una serie di artisti e scienziati - musicisti, ricercatori, performer, docenti - che affiancheranno gli allievi nelle loro ricerche sul Biotopo Schiavetti, una zona umida situata tra Staranzano e Monfalcone, nei pressi del Canale del Brancolo, dove vive una fauna - d'acqua e di terra - totalmente speciale.

Sono previste anche delle uscite sul territorio per analizzare le caratteristiche delle acque che bagnano quella zona (a metà tra fiume e mare), per verificare la presenza delle microplastiche e la quantità di micro e macro invertebrati e più in generale comprendere l’ecosistema. I ragazzi potranno usare strumenti inediti per le misurazioni, come telecamere termiche e speciali microfoni che “pescano” i suoni sott’acqua.

Al fianco dei percorsi di ricerca vi sarà anche l’Xcenter di Nova Gorica, che mette a disposizione l’XMobil un equipaggiamento modulare facilmente trasportabile e alimentato a sola energia solare: questo strumento è stato concepito dall’Xcenter per supportare la ricerca in progetti di arte-scienza-tecnologia che superino l’accesso limitato in luoghi remoti, rurali e naturali privi di fornitura di elettricità.

I risultati delle ricerche dei ragazzi confluiranno in una mostra multimediale, allestita in occasione del Festival, che restituirà in modo originale e innovativo il lavoro svolto dagli studenti. Ad affiancare la resa di queste performance anche l’associazione slovena Pina.si che si occuperà della spazializzazione del suono, installando una serie di speaker attraverso un dispositivo multidimensionale che restituirà i suoni raccolti.

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