i preparativi
Ritorna la festa a San Rocco, l'antica sagra di Gorizia sarà senza balli e tombole

Decisione positiva sulla ripartenza, seppur con limitazioni. Rimane invariato l'aspetto culturale, tutte le norme da seguire.
È una delle feste estive più antiche del Friuli Venezia Giulia, tanto che le sue origini risalgono addirittura al Cinquecento. Dopo un anno di stop imposto dalla pandemia, ad agosto tornerà la sagra di San Rocco a Gorizia, evento di punta nell’omonimo quartiere che chiama ogni anno a raccolta migliaia di persone. La zona bianca e successiva ordinanza di Fedriga, infatti, consentono lo svolgimento di questi eventi all’aperto, seppur con limitazioni. Per questo, infatti, non sarà possibile far suonare dal vivo l’orchestra, né tantomeno ballare in pista. Niente da fare neanche per la tombola, ma in compenso c’è tutta la volontà di ripartire.
Proprio per fare il punto sulla questione, ieri si è tenuta la riunione con buona parte dei volontari, che hanno iniziato a delineare i primi step. Rimangono, però, diversi punti interrogativi, già avanzati alla Prefettura. “Il gruppo ha risposto con entusiasmo - spiega Laura Madriz, presidente del Centro per la conservazione e la valorizzazione delle tradizioni popolari del borgo - e ora stiamo organizzando i corsi per la distribuzione dei cibi e bevande, nonché del primo soccorso”. L’organizzazione si è già attivata da qualche settimana per sapere nel dettaglio le linee guida, chiedendo pareri anche al Comune: “Il sindaco ci ha subito assicurato l’aiuto necessario”.
La documentazione necessaria sarà importante ed è già corsa contro il tempo per riuscire ad espletare tutto l’iter. Dal punto dei vista dei contenuti, invece, “saranno più contenuti - anticipa Madriz - poiché le tombole che creano assembramento sono state eliminate. Non ci saranno i tendoni, né la musica dal vivo. Rimane però invariato l’aspetto culturale, con una mostra fotografica a inizio agosto e tre conferenze, come ogni anno, sull’aspetto storico ed enograstronomico”. Tutto ciò, però, è ancora in via di definizione. Nel frattempo, si sa per certo che i primi di agosto ci sarà l’inaugurazione dell’esposizione, mentre la sagra sarà dal domenica 8 a lunedì 16.
L’ultimo dì, quindi, coinciderà con la festa patronale di San Rocco, a coronare la nove giorni di festeggiamenti. Anche la cucina sarà rivista, con piatti più semplici che comunque non rinuncerà alla griglia e al bar. “Funzionerà tutto ma in tono minore. Volevamo dare un segnale di ripartenza per tutti, noi ci siamo”. La presidente evidenzia che ora attende delucidazioni dalla Prefettura, anche se le direttive nazionali potrebbero cambiare da qui a due mesi. Bisognerà però capire quante persone potranno accedere all’area esterna, ma sicuramente ci saranno ingressi contingentati con il conteggio al cancello principale. Non è previsto, invece, una prenotazione dei posti.
A far funzionare la macchina ci saranno un centinaio di volontari, impegnati sia in cucina che nelle altre mansioni, come la sanificazione dei tavoli e il controllo delle entrate e uscite. Alle casse verranno posizionati i pannelli in plexiglass, così come sarà garantita la presenza di gel disinfettante e altri dispositivi di protezione individuale. Inoltre, si sta pensando a un aumento del numero di persone impiegate, visti i diversi fronti sui cui bisognerà intervenire. Per quanto riguarda gli accessi, ci saranno due percorsi distinti: uno per entrare e l’altro per uscire. Nell’estate 2020, una delle uniche realtà ad essere rimasta attiva è stata la sagra di San Lorenzo Isontino.
Foto Ivan Bianchi (2019)
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