Rischio siccità a Cormons, scontro politico sui tempi per intervenire

Rischio siccità a Cormons, scontro politico sui tempi per intervenire

botta e risposta

Rischio siccità a Cormons, scontro politico sui tempi per intervenire

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 27 Feb 2023
Copertina per Rischio siccità a Cormons, scontro politico sui tempi per intervenire

Chiesti dettagli su come affrontare l'emergenza siccità, l'assessore Drius: minimo sei anni per realizzare opere irrigue.

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Continuano gli scontri e le polemiche tra le due ali del consiglio comunale di Cormons, più precisamente tra l'esponente di opposizione Eros Gino Simoni (nella foto) e l’assessore alle politiche agricole Mauro Drius. Il primo, infatti, aveva posto un interrogazione a risposta scritta in merito al tema della siccità e su come viene gestito questa problematica sul territorio comunale, visto anche che nella primavera e nell’estate 2022 si sono registrati dei cali considerevoli delle acque a disposizione delle attività agricole in tutto il territorio nazionale italiano.

L’assessore Drius, in risposta, ha evidenziato vari aspetti: il primo e il più importante è che la competenza in materia di gestione delle acque non è in capo ai Comuni bensì ai Consorzi di Bonifica dislocati sul territorio. “Sul nostro territorio – viene riportato nella risposta di Drius –, in particolare, opera il Consorzio della Venezia Giulia, già Consorzio della pianura isontina, costituito con decreto della giunta regionale 420 del 31 luglio 1989 e deriva dall’accorpamento dei preesistenti Consorzi di Bonifica Paludi del Preval, Agro-Cormonese Gradiscano, Lisert e Bassa Pianura Isontina”.

“In questa fase - ha rimarcato - l’amministrazione comunale è stata attiva sia dal punto di vista urbanistico sia da quello strettamente politico, in modo che il Consorzio non abbia dei rallentamenti nell’iter per la realizzazione del suddetto impianto di distribuzione. Tutto ciò considerato ed illustrato, in via conclusiva, si vuole evidenziare il fatto che non è pensabile di poter realizzare un’opera irrigua dall’oggi al domani, è necessario del tempo e più precisamente, fatte le dovute valutazioni di tipo tecnico-amministrativo, almeno un periodo di circa sei anni”.

Non è mancata la contro risposta del giovane consigliere Simoni, che lamenta una totale mancanza di interessamento dell’emergenza siccità da parte dell’amministrazione: “La risposta vaga dell’assessore dimostra che non ci sia in atto nessun piano strategico né per questa estate né tantomeno per il lungo periodo. Un'osservazione attenta delle condizioni metereologiche a livello nazionale e, in particolare, a livello locale non lasciano troppi dubbi sulla situazione critica che ci aspetta la prossima estate".

"Negli anni - aggiunge -, la situazione è destinata a peggiorare; porre le basi ora per un piano strategico di lungo periodo di raccolta di acqua piovana e di gestione della stessa è necessario se si vuole preservare la qualità e la produzione agricola, non solo vitivinicola, del nostro territorio".

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