Risarcimenti amianto: Monfalcone vara il suo piano, Comuni le loro delibere

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La situazione

Risarcimenti amianto: Monfalcone vara il suo piano, Comuni le loro delibere

Di I.B. • Pubblicato il 08 Mar 2024
Copertina per Risarcimenti amianto: Monfalcone vara il suo piano, Comuni le loro delibere

I consiglieri regionali Bullian e Moretti richiamo l'atto dell'amministrazione comunale. Cisint: «In questi anni tanti risultati per l'amianto».

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Il Comune di Monfalcone ha elaborato, nei giorni scorsi, un piano sul tema amianto che, nei giorni scorsi, ha fatto discutere la politica locale e regionale. In particolare, sotto i riflettori era finita la norma nazionale che inseriva le società partecipate pubbliche nei soggetti in grado di poter ricevere contributi. Dal municipio monfalconese la richiesta, a livello regionale, è di «interventi a tutto campo in particolare nei confronti del coordinamento delle regioni italiane per un intervento anche governativo verso Inail e Asugi, per arrivare al coinvolgimento del Governo, che vanno dall'estensione dei sostegni e dei risarcimenti alle vittime, alle bonifiche e alla ricerca, ai servizi preventivi e sanitari», si legge nel documento preparato dal Comune.

La delibera del Comune che ne seguirà partirà dalla premessa che «a causa dell’effetto latenza nel manifestarsi delle patologie, anche dopo decenni dall’esposizione a questo materiale, la tragedia dei colpiti dalle malattie asbesto-correlate continua a determinare l’emergere di nuovi casi. Non solo Monfalcone figura fra le città italiane più colpite, ma dai dati risulta che l’80% delle situazioni prese in carico dal Centro regionale Unico Amianto, che ha sede presso l’ospedale cittadino, provengono proprio dal nostro Territorio».

“In questa situazione - racconta il sindaco Anna Maria Cisint - accanto al problema di tutelare i cittadini coinvolti, ugualmente rilevante è anche la questione di mettere in atto tutte le misure atte a rimuovere ogni forma di rischio. Il Comune ha posto al centro dell’interesse sempre la difesa, tutela e protezione dei lavoratori, sia dal punto di vista sanitario, sia di quello dei diritti».

«Già nel novembre del 2022 avevamo sollecitato i parlamentari locali a sostegno degli interventi risarcitori del Fondo Amianto Con una serie di richieste specifiche che sono state tutte accolte nella allora legge finanziaria con l’incremento dell’importo di talune prestazioni aggiuntive erogate dall’INAIL. Nel maggio dello scorso anno, poi, con il Decreto n. 34 è stata prevista l’istituzione del Fondo rivolto ai lavoratori di società partecipate pubbliche che hanno contratto patologie presso i cantieri navali. I sostegni e le provvidenze previste, tuttavia, a nostro parere devono essere estese a tutti gli altri “settori del Lavoro” che, direttamente e in maniera significativa, siano coinvolti in questa tragedia, a cominciare dai lavoratori portuali e delle ferrovie secondo principi di equità e universalità delle prestazioni a favore di tutte le persone colpite e dei loro familiari», così ancora Cisint.

La proposta, dunque, da inviare al governatore Fedriga sarà quella di portare sia alla Conferenza dei presidenti delle Regioni sia al ministero del lavoro come aspetto prioritario la modifica della legge 34. Non solo, il documento approvato dalla giunta tocca altri tre ambiti d’azione. Anzitutto quello che riguarda lo sviluppo dell’attività comunale relativa al sostegno alla ricerca scientifica riguardanti i marcatori sanitari e il supporto ai cittadini e alle imprese per la bonifica dell’amianto dal territorio, campagne di sensibilizzazione. Si prevede inoltre di impegnare Asugi, Inail e Ispettorato per lo sviluppo dei servizi di propria competenza e fra quelli il rafforzamento del controllo e della prevenzione alla sicurezza con il potenziamento dei relativi organici. Al Tavolo per il lavoro, infine, è demandata la collaborazione con le parti sociali e imprenditoriali affinché la sicurezza sul lavoro sia assunta come elemento prioritario.

Mentre i sindaci del territorio hanno preso atto da poco della decisione monfalconese, i consiglieri regionali Enrico Bullian e Diego Moretti, si dicono fin da subito critici. Secondo i due consiglieri «la delibera della Giunta comunale di Monfalcone nasce zoppa ed è insufficiente, perché è volutamente omissiva sul nodo centrale riguardante l’istituzione del nuovo Fondo per le vittime dell’amianto voluto dalla destra al Governo nazionale: lo Stato può risarcire anche le società partecipate pubbliche responsabili delle malattie dei lavoratori? Sì, secondo il Governo e la maggioranza parlamentare e, a questo punto, anche secondo Cisint e la Giunta di Monfalcone; assolutamente no, secondo noi».

I due consiglieri considerano l’atto «un insulto per le centinaia di persone decedute per le malattie da amianto solo nel Monfalconese e per le loro famiglie. Per questo, proprio ieri abbiamo depositato alla Presidenza del Consiglio regionale la mozione “Richiesta al Parlamento e al Governo di modificare rispettivamente il Decreto legge n. 34/2023 e il relativo DM 5/12/2023, affinché le risorse previste per il “nuovo” Fondo per le Vittime dell’Amianto siano destinate esclusivamente agli ex esposti e agli eredi di morti per amianto, escludendo risarcimenti alle società responsabili”. La mozione l’abbiamo promossa congiuntamente ed è già stata sottoscritta da tutti i Consiglieri di opposizione; auspichiamo possa trovare una convergenza in Aula», così i due.

«Infine, osserviamo – concludono Bullian e Moretti – che l’amministrazione comunale di Monfalcone ha deliberato a livello di Giunta, mentre i Comuni del Mandamento delibereranno, su un documento più incisivo che tocca anche il nodo centrale sopra citato, nei Consigli comunali, coinvolgendo le opposizioni e dando maggior peso alle decisioni, visto che, per la contrarietà di Monfalcone, non è stato possibile deliberare in forma collegiale nell’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito dei Servizi Sociali del mandamento». 

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