Riparte la ferrovia, tornano i treni tra Monfalcone e Trieste

Ripartire le corse dalle 10, danni da 320mila euro. Nuova ordinanza a Monfalcone.

Riparte anche la ferrovia dopo tre giorni di disagi per l'incendio sul Carso attorno a Monfalcone. Da questa mattina, il traffico sul tratto Monfalcone-Bivio D’Aurisina, comune alle linee Udine e Venezia-Trieste, è ripreso dalle 10, dopo essere stato sospeso dalle 10.15 del 19 luglio. È stata infatti ripristinata completamente l’infrastruttura, rimasta pesantemente danneggiata dal fuoco.

I lavori hanno visto impegnati ininterrottamente circa cento tecnici di Rete ferroviaria italiana e delle ditte appaltatrici, durante il corso del tardo pomeriggio di ieri e di tutta la notte. Ammontano a circa 320mila euro i danni subiti dall’infrastruttura ferroviaria su cinque chilometri di linea a doppio binario, interessati in particolare cavi elettrici e in fibra ottica.

A Monfalcone, oggi il sindaco Anna Maria Cisint ha emesso una nuova ordinanza, confermando anche per oggi l'obbligo di indossare la mascherina Ffp2 all'esterno. Consigliato a tutti i cittadini, inoltre, di rimanere in casa, non aprire le finestre e tenere all'interno i propri animali d'affezione. Consigliato anche non consumare verdure a foglia larga provenienti da orti in zona.

Prosegue la generosità e gli aiuti da parte di popolazione e realtà locali. A Gorizia, il gestore della piscina comunale Gorizia Nuoto ha messo a disposizione l'impianto per il rifornimento degli elicotteri. A disposizione, ci sono 1.800 cubi d'acqua clorata nell'area esterna, con la posisbilità di integrare velocemente la portata dalla vasce interna. Per ora, comunque, non si è reso necessario il ricorso.

La stessa associazione, inoltre, ieri sera ha raccolto fondi da devolvere al locale gruppo di Protezione civile, portando cibo e bevande per i volontari impegnati contro l'incendio. Goccia di Carnia ha quindi donato 50mila bottiglie a disposizione della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, per i vigili del fuoco e i volontari che lavorano giorno e notte allo spegnimento dei focolai. Parte di essa è già stata ritirata, l'altra rimarrà a disposizione.

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