i costi
Rincaro carburanti in Fvg e app sconti, le posizioni dei benzinai

La Figisc Confcommercio contro le accuse di speculazioni estive alle pompe, Manuel Rizzi solleva dubbi sulla nuova app per gli sconti.
L’estate non spegne le polemiche sui costi del carburante, anzi le accende ulteriormente. Complice la mobilità di tantissimi italiani in ferie, ritorna la polemica sull’aumento dei costi ai distributori, in particolare a ridosso del confine tra Italia e Slovenia come in Friuli Venezia Giulia. Per il presidente nazionale della Figisc Confcommercio - associazione di categoria - Bruno Bearzi, però, si tratta di “polemiche inutili” attaccando le accuse di aumento dei prezzi da parte delle compagnie verso i consumatori.
I costi alle pompe
Il presidente dei benzinai invita a guardare i numeri: la benzina a fine giugno costava in self in media 1,849 euro/litro, 1,851 presso le pompe delle petrolifere, in servito in media 2,000 euro/litro e 2,027 dai punti vendita delle compagnie; a ieri (17 luglio) i prezzi erano in self rispettivamente 1,866 e 1,870 ed in servito 2,015 e 2,043. La differenza è per il self di +0,017 e di +0,019, a seconda che si parli della media generale (incluse le pompe bianche) o dei prezzi delle petrolifere, al servito la differenza è +0,015 e +0,016 euro/litro.
Se si parla di gasolio, a fine giugno costava in self in media 1,690 euro/litro, 1,692 presso le pompe delle petrolifere, in servito in media 1,845 euro/litro e 1,871 dai punti vendita delle compagnie. A lunedì, i prezzi erano in self rispettivamente 1,713 e 1,717 e in servito 1,866 e 1,894. La differenza è per il self di +0,023 e di +0,025, a seconda che si parli della media generale (incluse le pompe bianche) o dei prezzi delle petrolifere, al servito la differenza è +0,021 e +0,023.
“Nello stesso periodo (ossia dal 30 giugno al 17 luglio) - precisa Bearzi - la quotazione dei prodotti raffinati sul mercato del Mediterraneo (sulla cui base viene formato il prezzo nella filiera) è aumentata da 0,566 a 0,598 euro/litro per la benzina e da 0,555 a 0,589 per il gasolio: per la prima l’aumento è di +0,032 euro/litro, che con Iva diventa +0,038, per il secondo l’incremento è di +0,034 euro/litro (+0,041 con Iva). A ben vedere, pertanto, le quotazioni sono aumentate più di quanto sia aumentato il prezzo alla pompa”.
Questo, quindi, “rimane sotto la crescita dei raffinati tra 0,018 e 0,020 euro/litro”. Rimarca poi che “i prezzi della benzina al servito attorno (poco sotto o sopra) ai 2 euro/litro vanno avanti da mesi – con una fase attorno a 1,970-1,980 tra i primi di maggio ed i primi di giugno. Ma qualcuno se ne accorge solo adesso per montare l’abituale diatriba balneare e per rinverdire la ‘soglia psicologica’ dei 2 euro. Magari anche ricordiamo che di 2,00 euro/litro di benzina servito, 1,090 sono tasse: ossia accisa e Iva, e che per il benzinaio restano 0,050 euro/litro, qualsiasi sia il prezzo finale”.
La futura app Fvg
Sul tema carburanti, interviene anche il titolare goriziano Manuel Rizzi, del distributore Tamoil di lungo Isonzo Argentina, puntando il dito verso la nuova app per lo sconto regionale. Solleva dubbi in particolare sulla sicurezza nell’utilizzare lo smartphone nell’area di servizio: “Si fa presente - così Rizzi - che la modalità di erogazione del contributo attraverso il Qr prevede che il cliente, prima di rifornirsi, deve entrare nel chiosco e attraverso il Qr attivare l’operazione. In fai da te, torna nel piazzale e si rifornisce”.
Quindi, “il cliente torna nel chiosco per completare l’operazione. Questa si deve completare entro 5 minuti, nel frattempo il gestore non può attivare una nuova operazione. Quindi, si comprende che la procedura diventa parecchio macchinosa e controproducente commercialmente per i gestori”. Ha quindi scritto alla Regione dopo aver chiesto il parere al Dipartimento regionale dei vigili del fuoco, rilevando come “l’unica zona dove è consentito l’utilizzo del cellulare, quindi è presso la sala vendita”.
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