URBANISTICA
Rigenerazione del quartiere di Sant’Anna, progetto da 17,8 milioni
Il quartiere beneficerà di importanti trasformazioni nei prossimi anni grazie all’arrivo di nuovi contributi regionali. Verrà incentivata la mobilità lenta e progettata una rete ciclabile.
Sono in arrivo importanti risorse per la rigenerazione del quartiere di Sant’Anna, a Gorizia. Lo ha annunciato il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna presentando, insieme all’assessore comunale ai Lavori pubblici Sarah Filisetti, la bozza progettuale per cui sarà chiesta alla Regione la copertura di una spesa preventiva di 17.883.000 euro. Infatti, per la rigenerazione urbana delle aree situate al di fuori della perimetrazione del centro storico, l’amministrazione regionale concede ai comuni capoluogo delle ex province contributi fino al 100 per cento della spesa. In questo caso, si parla di un’area estesa, complessivamente, 800mila metri quadrati, e solo per la progettazione saranno destinati 1,8 milioni di euro, di cui 935mila sono già stati finanziati. «Il quartiere, oltre a essere ricco di servizi, è anche uno dei più popolosi del comune – rileva Ziberna – con circa il 20% abbondante della popolazione residente, oltre a rappresentare una zona di forte impatto per chi arriva in città. Gli obiettivi dell’intera opera sono la sostenibilità ambientale e il miglioramento del benessere».
A curare la proposta progettuale è l’ufficio tecnico composto dagli architetti Paolo Lusin, Giulia Zamar, Luca Mezzorana ed Emanuele Trevisani. Ed è proprio Lusin – responsabile di struttura del Settore delle opere pubbliche – ad anticipare alcune dei principali lavori che interesseranno il quartiere. Con l’attuazione di più interventi, coordinati tra loro, si intende mettere in connessione gli spazi tramite il miglioramento del verde, l’aumento dello spazio pedonale, l’adeguamento dei marciapiedi, la costruzione di una rete di piste ciclabili, il riordino e la piantumazione di nuova vegetazione, la realizzazione di orti urbani. Per l’incentivazione della mobilità lenta saranno necessari anche interventi di carattere viabilistico, con la finalità di alleggerire il traffico del quartiere e diminuire le velocità di percorrenza soprattutto nelle strade più trafficate, come via Faiti, via Trieste, via Terza Armata e via Morassi.
Per esempio, saranno rivisti gli incroci in entrata e uscita da via Trieste alla Casa Rossa con nuove rotonde. Via Terza Armata sarà finalmente risistemata con la realizzazione di nuovi marciapiedi, dove adesso sono assenti, e piste ciclopedonali che consentiranno di raggiungere il Cimitero centrale in modo più sicuro. In quest’ultimo caso si prevede la costruzione di un cavalcavia ex novo. Le strade che potranno essere oggetto di progettazione di rete ciclabili sono via Faiti, via Garzarolli, via Cipriani, via Terza Armata, via Agraria e alcune strade interpoderali campestri nella zona delle vie Terza Armata e Cordon di collegamento con le aree esterne. Lo studio terrà conto delle dimensioni delle strade e del loro traffico e in funzione dei dati acquisiti si potrà determinare la tipologia di intervento effettuare. Il prossimo step, quindi, «sarà la pubblicazione – così sempre Lusin – di un concorso progettuale, probabilmente d’estate». I primi cantieri cominceranno a sorgere tra un paio di anni, dopo il periodo di progettazione. La stima espressa dai tecnici, riguardo l’effettiva realizzazione delle varie opere, è di sette o otto anni.
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