Rientra in Italia dopo l'espulsione, marocchino portato al Cpr di Gradisca

L'uomo è stato arrestato mentre cercava di rientrare illegalmente in Italia, condannato per direttissima a 8 mesi di reclusione. Ora attende il rimpatrio.

Lo scorso venerdì, 2 agosto, il personale della Questura di Trieste ha provveduto all’accompagnamento presso il Centro di permanenza per i rimpatri di Gradisca d’Isonzo di un cittadino originario del Marocco, classe 1995. La polizia ha dato esecuzione al decreto di trattenimento emesso dal questore Pietro Ostuni, per dare seguito alla successiva espulsione emessa dal prefetto Pietro Signoriello.

Il soggetto, pregiudicato, era stato tratto in arresto il giorno prima nel corso dei controlli straordinari alla frontiera, mentre rientrava in territorio nazionale attraverso il valico di Rabuiese a bordo di un autobus sloveno. Rientrava in Italia nonostante un precedente decreto di espulsione del prefetto di Milano e al divieto di rientro prima dei decorsi cinque anni, venendo associato alla casa circondariale di Trieste.

Giudicato con udienza direttissima lo stesso 2 agosto, il cittadino marocchino è stato condannato alla pena di otto mesi di reclusione, scarcerato e nuovamente espulso con l’accompagnamento al Cpr Gradisca d’Isonzo per essere trattenuto sino al rimpatrio.

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