LA CERIMONIA
Riapre la biblioteca comunale di Doberdò del Lago, chiusa per 13 anni
La struttura riapre dopo la chiusura del 2011. Aveva ospitato anche la scuola dell'infanzia durante i lavori di recupero, investiti circa 75mila euro.
Sabato 23 marzo alle ore 10.30 saranno inaugurati i nuovi locali della biblioteca comunale di Doberdò del Lago, in piazza San Martino. Si tratta di una riapertura che avviene dopo un importante periodo di chiusura. «Le ragioni sono molteplici e iniziano con i problemi dell'appalto dei lavori della scuola media, in quanto la biblioteca si trova nello stesso edificio» spiega il sindaco Fabio Vizintin.
«Poi - prosegue - sono stati legati al dover adeguare l'impianto elettrico a nuove rispondenze, alla necessità di reperire nuova fornitura per i locali, al dover ricatalogare ed etichettare tutti i libri e alla ricerca del soggetto che gestirà la struttura comunale. Tra le varie motivazioni, va specificato che, per due anni, gli spazi in questione hanno anche ospitato l'asilo. Infine, va considerata anche la necessità di reperire i fondi per fare tutto il necessario».
Alla cerimonia parteciperanno gli allievi della scuola di muisca Glasbena Matica e il Coro Veseljaki. «L'iperinflazione degli ultimi anni ha inciso pesantemente non solo sulle tasche dei cittadini, ma anche su quelle degli enti locali come il nostro» così il primo cittadino nel motivare le lunghe tempistiche per la conclusione dei lavori. Ad occuparsi in prima persona dell’evento in programma è il vicesindaco Vlasta Jarc.
«La biblioteca è stata chiusa nel 2011 – racconta la vicesindaco - ma tre anni fa abbiamo incominciato a lavorare per la riapertura. Abbiamo acquistato gli arredi, ma per più di due anni scolastici vi abbiamo trasferito la scuola dell'infanzia, fino a giugno 2023».
Nel lasso di tempo tra l’estate e questa prima fase del 2024, sono stati trasferiti dalla palestra tutti i “vecchi” libri. Attraverso un contributo ministeriale ne sono stati acquistati dei nuovi. «Abbiamo avuto anche una donazione da parte della Biblioteca slovena Nsk di Trieste e Gorizia – spiega Jarc - quindi abbiamo messo mano alla sistemazione, alle operazioni di catalogazione e apposizione delle copertine. Queste operazioni non sono ancora state concluse, ma il quadro è buono per poter riaprire la biblioteca».
Gli investimenti
Sono stati spesi 20mila euro per l’adeguamento dell’impianto elettrico e per la predisposizione della rete Internet. L’acquisto dell’attrezzatura informatica è costato 5mila euro. «Tramite cooperativa individuata con gara dalla Regione – spiega la vicesindaco Vlasta Jarc - abbiamo assunto personale per l’apertura della struttura e per le attività di supporto per la catalogazione, un investimento di 10mila euro annui. Avremo una persona dedicata al servizio, per il momento, con due aperture settimanali da tre ore ciascuno».
«Per un periodo, un'altra persona continuerà le operazioni di catalogazione Successivamente renderemo pubblici gli orari di apertura definitivi». Per gli arredi sono stati spesi circa 40mila euro. I lavori strutturali rientrano nel quadro economico dell'intero stabile.
«In questo periodo il personale comunale ha lavorato per la digitalizzazione e la collocazione ordinata dei libri e per l'apposizione delle copertine e queste operazioni continueranno fino a conclusione del lavoro e fino a quando la gestione sarà attiva» specifica ancora Jarc.
Il 23 marzo, dopo l’esibizione corale, la cerimonia si concluderà con lo spettacolo Kamishibai dedicato ai bambini: Nekoc je zivela roza raccontato da Katerina Ferletic.
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