Revisione delle modalità di gestione del Fondo Amianto e immigrazione ‘qualificata’ per il lavoro: il ministro Calderone a Monfalcone

Revisione delle modalità di gestione del Fondo Amianto e 'immigrazione ‘qualificata’ per il lavoro: il ministro Calderone a Monfalcone

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Revisione delle modalità di gestione del Fondo Amianto e 'immigrazione ‘qualificata’ per il lavoro: il ministro Calderone a Monfalcone

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 28 Mar 2025
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L’esponente di Governo si è confrontato con sindacati e rappresentanti di categoria. «Il lavoro sicuro e buono genera valore aggiunto».

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L’esponente di Governo si è confrontato con sindacati e rappresentanti di categoria. «Il lavoro sicuro e buono genera valore aggiunto».  Porsi in ascolto e dialogo con realtà sindacali e rappresentanti di categoria. È quanto ha fatto nel pomeriggio di oggi, venerdì 28 marzo, il Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone a Monfalcone dove è stata accolta dall’assessore uscente alla Cultura, Luca Fasan e dalla senatrice di FdI, Francesca Tubetti

L’incontro – di natura istituzionale - ha avuto luogo nella Sala Consiliare del Comune. Prima dell’inizio, rilasciando alcune dichiarazioni alla stampa sulla sua presenza in città, Calderone ha invitato a guardare «con serenità» alla presenza del Cantiere navale sottolineando l’impegno dell’Esecutivo a favore di un’immigrazione regolare e «da qua qualificare» attraverso percorsi a partire dai Paesi di origine dei lavoratori. Sono attualmente 37 i progetti attivi in tal senso. Garantiti controlli su appalti e subappalti con più personale ispettivo che svolge controlli e verifiche in materia di salute e sicurezza. Definite poi «una sconfitta» le giovani morti sul lavoro, un riferimento è quindi andato al 22 enne Daniel Tafa, vittima sul lavoro alla Stm di Maniago.

Non sono mancati riferimenti alla promozione della formazione professionali e di quella tecnica superiore. Calderone si è poi concentrata sulle sfide attuali e future in una Monfalcone fatta «non di sola industria navale» ma rappresentazione dell’Italia intera composta da imprese micro, piccole e medie che devono essere destinatarie di più attenzioni in termini di sostegno. «L’incontro è stato organizzato per illustrare l’attività legislativa che si sta portando avanti – sono le parole della senatrice Tubetti – è un’attività di confronto e ascolto delle esigenze del territorio attraverso l’accoglienza delle voci delle sigle sindacali e dei rappresentanti di artigiani, commercio e agricoltura».

Nel suo intervento, il ministro del Lavoro ha anche focalizzato la sua attenzione sulle giovani generazioni inserite in una dimensione territoriale dove devono poter continuare a veder garantita la qualità della loro vita. Necessità di percorsi di integrazione con l’Intelligenza Artificiale che mette a rischio – tra le altre – le professioni intellettuali, valorizzazione delle startup giovanili, norme a favore dell’autoimpiego, il «lavoro sicuro e buono che genera valore aggiunto», investimenti nei modelli organizzativi sicuri, le comuni responsabilità tra imprenditori e dipendenze, contrasto alla concorrenza sleale e sostegno alla contrattazione nazionale in collaborazione con organizzazioni datoriali e sindacali, sono stati gli altri temi trattati.

Sulla questione amianto, l’esponente di Governo ha dichiarato di non nascondersi e ha assicurato che si sta impegnando «per la revisione delle modalità di gestione del Fondo». Per Calderone, la prima cosa a cui pensare sul tema è la prevenzione. Poi va fatto spazio ad «una cultura di vita sicura». Spazio poi agli interventi – ve ne citiamo alcuni – degli esponenti rappresentanti varie categorie e realtà sindacali. In rappresentanza dei tecnici della prevenzione, la dottoressa Paola Lister ha condotto una riflessione sull’importanza della formazione primaria e della collaborazione tra ordini professionali. Ariano Medeot di Confartigianato Imprese Gorizia, ha sottolineato il valore delle competenze spendibili nelle varie professioni. «Sono convinto che i giovani non siano dei vasi da riempire ma una fiaccola da accendere» sono le parole di Medeot che ha richiesto maggiore rispetto per gli istituti tecnici e professionali. Poi un invito alla scoperta di passione e pratica necessari così come il «rimettere in discussione il saper fare» per non avere cura solo della pratica ma saper valorizzare anche la bellezza.

Aureliano Hoffmann di Cassa Edile è invece convinto che si debba tornare alla «preparazione ad essere imprenditore» ponendo attenzione alla formazione linguistica e alla comprensione del contesto territoriale transfrontaliero. Un invito a rivalutare le ricchezze intellettuali umane è giunto dal presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Gorizia, Alfredo Pascolin il quale facendo notare l’impellenza dell’Intelligenza Artificiale ha sottolineato che si deve «riprendere la centralità di pensiero», si deve far fronte ai carichi eccessivi della burocratizzazione e rimettere in discussione le entità specifiche degli impianti sanzionatori. Tra gli altri, all’incontro erano presenti anche il presidente provinciale di Coldiretti Martin Figelj e Stefano Giglio, in rappresentanza dell’Ordine degli Infermieri.

Foto di Fabio Bergamasco

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