il voto
Revisione decreto Fondo Amianto, politica unita in Fvg su proposta al governo
L'obiettivo è quello di implementare le risorse della misura per le vittime dell'amianto e di destinarle alla ricerca. Il voto bipartisan in Consiglio regionale.
Proporre al Governo una profonda revisione del decreto legge 34 del 2023 e del relativo decreto interministeriale del 5 dicembre 2023 allo scopo di implementare le risorse del Fondo per le vittime dell'amianto istituito dalla legge 244 del 2007, ma anche istituire un tavolo con i soggetti portatori di interesse per individuare il miglior utilizzo delle risorse. È questo l'impegno a cui è stata chiamata, nella serata di ieri, la Giunta regionale attraverso mozione bipartisan che, sostituendo quelle proposte rispettivamente da opposizioni e maggioranza, è stata approvata all'unanimità dall'Aula al termine di un intenso lavoro di sintesi.
Il fondo conta su una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro per ogni anno, dal 2023 al 2026, per i dipendenti che hanno contratto patologie correlate all'asbestosi a causa del loro impiego lavorativo. Per ora, il decreto ministeriale prevede ancora che, in caso di morte, vengano inclusi tra i possibili beneficiari, oltre alle famiglie, anche le stesse società partecipate pubbliche che svolgono l'attività di cantieristica navale.
La mozione ha preso inoltre atto della lettera inviata da parte delle associazioni alla Regione e del fatto che otto sindaci dei Comuni del Monfalconese hanno portare in discussione, nei propri Consigli Comunali, delle mozioni ad hoc o ordini del giorno, che contestano con i provvedimenti statali, per chiedere la modifica dei due decreti.
«Ieri il Consiglio regionale ha dato un segnale – affermano in una nota congiunta i consiglieri Enrico Bullian e Diego Moretti - è stata approvata all’unanimità una mozione che parte dal presupposto che vadano rivisti i recenti provvedimenti statali sul "nuovo" Fondo per le vittime dell’amianto, che consentono anche alla società partecipata pubblica della cantieristica navale di beneficiare dello stesso».
Cosa è stato chiesto al presidente della Regione Fedriga e alla sua Giunta? In primis di proporre al Governo Nazionale una revisione delle norme al fine di renderle più eque (dato che per il triennio 2024 - 26 sono stanziati ulteriori 60 milioni di euro). È stato anche chiesto di incrementare le risorse a disposizione del “vecchio” Fondo per le vittime dell’amianto istituito con la Finanziaria 2008, di natura universalistica e rivolto a tutte le lavoratrici e i lavoratori di ogni settore produttivo.
Rivolta pure la richiesta di istituire un tavolo di concertazione tra la Regione, la società beneficiaria e le associazioni di esposti all’amianto regionali al fine di indirizzare le risorse del 2023 – i 20 milioni di euro – a favore della ricerca e per la cura delle patologie legate all’esposizione dell’amianto.
«Non sono tre compiti semplici che vengono affidati in particolare al Presidente della Regione – affermano ancora i due consiglieri di opposizione - ma proprio per questo abbiamo preferito un documento unitario, rispetto alla nostra mozione che avevamo depositato il 7 marzo e all’interrogazione del 31 gennaio. Trova dunque un primo parziale riconoscimento il lavoro finora svolto per far modificare dei provvedimenti statali che consideriamo ingiusti e irrispettosi delle vittime da amianto».
Ora spetterà al presidente Fedriga e alla sua Giunta riuscire a far apportare i necessari correttivi a Parlamento e Governo – conlcudono -oltre che orientare Fincantieri verso opportune politiche socio-sanitarie che dimostrino nei fatti la loro responsabilità sociale d’impresa, tanto più doverosa essendo una società partecipata pubblica, che noi riteniamo, in questo caso, beneficiaria di contributi non dovuti».
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.