Regole associazioni, consiglio comunale acceso a Staranzano sull'antifascismo

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Regole associazioni, consiglio comunale acceso a Staranzano sull'antifascismo

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 02 Ott 2024
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La seduta del Consiglio comunale si è accesa sul regolamento per la cittadinanza attiva, con scontri tra maggioranza e opposizione su temi legati all'antifascismo.

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Quella di lunedì sera a Staranzano, è stata una lunga seduta del consiglio comunale. Dopo le delibere sul bilancio consolidato, l’approvazione del Documento unico di programmazione e le variazioni di bilancio, sono state discusse anche le mozioni sulla sicurezza stradale dei ciclisti e sulla normativa relativa agli sfalci. Sono tutti punti che avremo modo di approfondire in alcuni servizi successivi. A far discutere però, è stato l’atteggiamento dell’opposizione sul regolamento relativo alla cittadinanza attiva. Nello specifico, si è tratta del "Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani".

«Abbiamo assistito ad un dibattito -vivace e a tratti straniante che non fa sicuramente il bene dei nostri cittadini», scrivono in un comunicato congiunto i capigruppo di maggioranza Antonella Bolletti del Pd, Matteo Negrari di Sinistra per Staranzano e Alessia Banci di Staranzano Insieme. La discussione si è accesa sull'approvazione di due regolamenti comunali (per la collaborazione con gli enti del Terzo settore e per la gestione dei Beni Comuni), «che avevano visto un confronto nel merito in sede di commissione e che, a nostro avviso, potevano prospettare un voto unanime in Consiglio proprio nell'interesse dei cittadini. Così non è stato, con un approccio totalmente ideologico e "politico" da parte dei consiglieri di destra, soprattutto Lega e Fratelli d'Italia, spostando così l'asse della coalizione che si era presentata "civica" alle elezioni e che ha tolto la maschera».

I consiglieri ribadiscono di essere rimasti «basiti dagli emendamenti presentati, che hanno richiesto un'ora di sospensione dei lavori per i pareri tecnici, e dagli interventi dei consiglieri Fragiacomo e Oddo, che hanno votato su entrambi contrari con i loro gruppi, quando hanno voluto spostare la discussione soprattutto su un articolo di un regolamento, che parlava di esclusione "di patti di collaborazione con le organizzazioni ed associazioni che si richiamino direttamente all'ideologia fascista, ai suoi linguaggi e rituali, alla sua simbologia, o che esibiscano o pratichino forme di discriminazione non rispettando l'art. 3 della Costituzione Italiana", annacquando il dibattito sulla condanna a tutti i totalitarismi e dimenticando che in Italia abbiamo avuto solo la dittatura fascista a opprimere le libertà individuali e non altro».

«Oltre alla mancanza di onestà intellettuale della consigliera Oddo, che lamentava il mancato coinvolgimento delle opposizioni per aver avuto "solo tre giorni prima" il testo del regolamento, quando da riscontri dimostrati i consiglieri avevano ricevuto il materiale da oltre venti giorni e pubblicati in precedenza come previsto per i regolamenti», così ancora i consiglieri che ringraziano «il consigliere Panarito del gruppo "Lista Venudo" che ha votato invece a favore del regolamento sul Terzo settore, con il voto di astensione dello stesso consigliere, dimostrando conoscenza del tessuto associativo e che il buonsenso permette di ragionare sui singoli temi e non per contrapposizione ideologica. Questi sono regolamenti e temi che la nostra cittadinanza aspetta da tempo, abbiamo lavorato in questi anni con singoli, e associazioni e con il personale del Comune per arrivare a questo risultato e le posizioni della destra dimostrano ancora una volta la loro totale assenza nel tessuto cittadino, presentandosi alle elezioni di giugno solo per "prendere" Staranzano e non per amministrarla».

«La destra – concludono – ha perso un'occasione per smarcarsi dal loro passato ideologico e lavorare per il bene comune, da parte nostra continueremo anche senza l'unanimità auspicata per il benessere dei nostri cittadini, seguendo i valori della solidarietà, dell'eguaglianza e dei principi costituzionali di cui l'antifascismo è cardine».

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