La Regione suggerisce: «Bobolar da tagliare». Corsa contro il tempo a Staranzano

La Regione suggerisce: «Bobolar da tagliare». Corsa contro il tempo a Staranzano

LE CURE

La Regione suggerisce: «Bobolar da tagliare». Corsa contro il tempo a Staranzano

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 23 Feb 2024
Copertina per La Regione suggerisce: «Bobolar da tagliare». Corsa contro il tempo a Staranzano

Giovedì 29 un incontro pubblico in Sala Delbianco. L'assessore Tomadin «nostra priorità è la messa in sicurezza». Il candidato Fragiacomo «è giusto informare i cittadini».

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La salute malconcia del Bobolar preoccupa tutti. In primis, il simbolo della città è nei pensieri dell’amministrazione comunale. Tant’è che nella giornata di ieri è stata pubblicata una determina emanata dall’Ufficio Lavori Pubblici e Gestione del Territorio del Comune di Staranzano, nella quale viene comunicato che – nell’ordine - si procederà: «Al prelievo di 50 marze, getti affinché si tenti di riprodurre per margotta il bagolaro», «alla messa in sicurezza dell’albero riducendo la chioma, le branche più pesanti e alte, o quanto necessario affinché la pianta sia in sicurezza e non possa arrecare danno a persone o cose. Tale riduzione modificherà sostanzialmente la forma con l'obiettivo di ridurre al minimo il rischio di schianti» e «a non sostituire l’attuale albero in quanto a pochi metri è presente un esemplare simile e che tale pianta versa in ottima salute».

Oltre a questo – sempre tramite il sito dell’ente – viene annunciato che giovedì 29 febbraio alle 18 nella Sala Delbianco, si terrà una conferenza pubblica per la messa in sicurezza del bagolaro che vive da 155 anni in Piazza Dante. A spiegarci cosa succederà concretamente nei prossimi giorni è l’assessore ai lavori pubblici Manuela Tomadin. «Stiamo procedendo con un programma già delineato da mesi attraverso un’interlocuzione puntuale con il Servizio pianificazione paesaggistica, territoriale e strategica della Regione – spiega Tomadin – assieme abbiamo riscontrato il deperimento biologico dell’albero che non è più classificato come monumentale. Quindi il Comune si farà carico delle terapie di mantenimento possibili sulla pianta senza optare per l’abbattimento».

Il prelievo dei 50 nuovi rami annunciato nella determina, permetterà la riproduzione genetica di un’altra pianta. Ad occuparsi delle operazioni sarà la ditta iGreenproject Sas di Cervignano. Tomadin ha inoltre ricordato che mettere in sicurezza l’albero significherà invece operare su di esso con una potatura importante. L’albero si presenta attualmente secco da un lato, ma vivo sulla parte ovest che è pesante e grava su metà tronco cavo. «L’obiettivo sarà quindi di ridurne il carico – motiva Tomadin – e vista la sua posizione prossima alla strada, alle abitazioni e alla zona pedonale, per noi è di primaria urgenza la garanzia della sicurezza pubblica».

A vedere di buon occhio l’iniziativa del dibattito pubblico annunciato per giovedì prossimo è anche il candidato alle elezioni comunali del Centrosinistra, Marco Fragiacomo che vista la sua esperienza di insegnante di patologie vegetali e la sua specializzazione in botanica non ha taciuto sul tema ma ha ricordato che «agire per la sicurezza di tutti deve essere un obiettivo primario». «Vista l’importanza di questo simbolo per la comunità di Staranzano – sono le parole di Fragiacomo – ben venga l’assemblea pubblica. Le persone vanno coinvolte e informate».

E ancora l’ex professore: «Il nostro Bobolar, probabilmente a causa di grossi tagli di potatura fatti maldestramente in passato, è stato colpito da funghi agenti di carie, che hanno progressivamente determinato grosse cavità nel legno riducendo di molto la stabilità dell'albero. La pianta, ormai compromessa, è viva per metà». La conferenza pubblica vedrà relatori il responsabile comunale della Gestione Territoriale Alberto Furlan e l’agronomo e Ivan Snidero. Per ora una cosa è certa: nonostante il suo deperimento, per ora, la vita del Bobolar sarà preservata.

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