Il 7 agosto
Redipuglia, il maltempo distrugge la lapide della Resistenza
Prima collocata sul muro di una vicina privata, era stata posizionata qualche anno fa all'angolo tra via del Carso e via Terza Armata.
Si è rovesciata con il maltempo, la lapide che ricordava caduti e dispersi durante la Seconda Guerra Mondiale per la Liberazione a Redipuglia. Una caduta rovinosa nella zona verde antistante la sua ultima collocazione e che l’ha vista frantumarsi in una decina di pezzi. Ora si trova all’interno del magazzino dove è stata ricomposta a terra in attesa di nuovi sviluppi.
“Stiamo cercando di capire di chi sia la proprietà della lapide – spiega il sindaco, Cristiana Pisano – che è andata distrutta durante l’ultimo forte maltempo che ha colpito più Redipuglia che Polazzo e Fogliano, con numerosi alberi abbattuti, ombrelloni divelti e, appunto, anche la caduta dellapide”.
Un segno che ricordava coloro che non erano più tornati dalle lotte partigiane e non solo, e che era tappa fissa il 27 gennaio e il 25 aprile per le commemorazioni comunali. Secondo Egeo Petean, noto ricercatore storico locale, la proprietà sarebbe proprio comunale. “Prima – ricorda Petean – era collocata sul muro esterno della Privata di Ermacora e, poi, con la demolizione della stessa, la lapide era stata spostata lì davanti”.
Va detto che, proprio durante una delle ultime cerimonie, il sindaco aveva fatto notare le condizioni del monumento che richiedevano una pulizia e una manutenzione, oltre che un piccolo spostamento per consentire alle cerimonie di svolgersi non sull’angolo tra via Terza Armata e via del Carso bensì sul piccolo piazzale lì vicino. Ora sarà necessario ricostruirla riutilizzando almeno le lettere in bronzo, forse entro la fine di settembre.
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