Parco Coronini a nuovo, il cantiere da concludere entro novembre a Gorizia

Parco Coronini a nuovo, il cantiere da concludere entro novembre a Gorizia

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Parco Coronini a nuovo, il cantiere da concludere entro novembre a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 11 Mar 2024
Copertina per Parco Coronini a nuovo, il cantiere da concludere entro novembre a Gorizia

Cantiere avviato già lo scorso ottobre, si preserverà la vegetazione mediterranea ma eliminando quella infestante. Un pieno recupero della vegetazione ci sarà solo tra 10 anni.

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La corsa contro il tempo per preparare Gorizia alla Capitale europea della cultura 2025 coinvolge anche Parco e Villa Coronini. L’area verde di viale XX settembre è chiusa ormai da più di tre anni, dopo la tragedia che è costata la vita al piccolo Stefano Borghes, caduto in un pozzo al suo interno. Oltre alla lunga vicenda giudiziaria, che potrebbe avere una prima conclusione entro fine aprile, l’obiettivo della Fondazione Coronini è rimettere a nuovo questo angolo della città che rischiava di andare perduto.

Come spiegato dall’architetto Giulio Valentini, a capo dei professionisti che hanno realizzato il progetto di restauro, «il parco ha 150 anni e fino al 1945 ha registrato dei mutamenti. Da lì in poi non ci sono state grandi novità né un progetto di ampliamento e l’area si è sviluppata autonomamente». I danni registrati nell’estate 2017 «hanno mostrato che eravamo a un punto critico e dovevamo avviare un ricambio, altrimenti saremmo arrivati al fine vita». Già all’epoca la Regione era intervenuta economicamente.

A questo si è aggiunta la collaborazione con la Guardia forestale di Tolmezzo, che ogni anno giunge qui per fare pulizia, recupero e messa in sicurezza. «Già oggi l’ambiente è mezzo rinato» ha sottolineato il progettista, anche se il completamento di questo processo lo si potrà ammirare appieno solo attorno al 2035. In ogni caso, Valentini ha rimarcato che per questo non sarà un «parco monco», mentre già da ottobre scorso è partito il lavoro di riqualificazione, grazie al bando Pnrr per i Parchi storici con 1,7 milioni di euro.

Il cantiere
«Il lavoro è stato già avviato - ha spiegato questa mattina Rodolfo Ziberna, nei panni del presidente della Fondazione in quanto sindaco di Gorizia in carica, presentando l’opera - e la parte destra lungo viale XX settembre è stata già riqualificata, con il recupero della gloriette e la rimozione delle piante invasive». Visto l’avvicinarsi dell’inizio di GO! 2025, la tabella di marcia è serrata ma l’impresa incaricata dovrà ultimare il tutto entro la fine di novembre 2024, ridando alla città un polmone verde collegato alla Valletta del Corno.

Gli interventi
Sono diverse, infatti, le aree di intervento su cui bisognerà mettere mano, partendo dalla valorizzazione della flora mediterranea e della sostenibilità. È stata così misurata l’area del parco per decidere come intervenire. Ci sarà un percorso con la Valletta, anch’essa protagonista di un lungo cantiere, e ci sarà l’ampliamento dei sentieri per la loro fruizione a persone disabili. Atteso il ripristino della recinzione e del muro di via della Scala, crollato da tempo, andando a riaprire quel portone sulla strada che porta in via Coronini.

In programma anche il restauro del muro nell’area del Corno e il rifacimento della recinzione che da su via Brass. Verso la Valletta sarà realizzata un’area spettacoli, dove poter riportare anche il Premio Amidei, mentre la piscina e il pozzo diventeranno punti di raccolta delle acque piovane, così da riutilizzarla per l’irrigazione. Verranno installati anche pannelli fotovoltaici e colonnine di ricarica per le e-bike. Turisti e cittadini potranno quindi ripopolare questa zona, mentre la Fondazione ha in programma anche un ulteriore progetto.

Nuova app
In chiave turistica, infatti, sarà realizzata un’app per smartphone per raccontare la storia dei conti Coronini e della loro storica dimora, da collegare anche con un altro luogo della Fondazione. Ci sarà un corner dedicato alla realtà virtuale all’interno del palazzo, così come una postazione multimediale interattiva e nuovi pannelli informativi, studiati anche per persone con disabilità. Verrà inoltre rifatto il sito web con un’esperienza immersiva per avere già un assaggio della dimora. Il tutto sarà realizzato dalle aziende Ett e Gsnet Italia.

I commenti
«La riqualificazione - ha commentato l’assessore regionale alla cultura, Mario Anzil - sarà un punto di forza per GO! 2025 perché si tratta di un luogo che denota l'anima bella e autentica di Gorizia, con il suo grande pregio ma senza ostentazioni sfarzose, come una signora aristocratica nella cui storia c'è vanto e nobiltà ma anche sofferenza, incarnando la vicenda di questo confine di contrapposizione un tempo e di proiezione nella pace e nell'amicizia oggi». Per Ziberna, «questo luogo non è guscio vuoto per fare eventi ma è vissuto da secoli».

«Questi lavori - ha aggiunto l’assessore alla cultura di Gorizia, Fabrizio Oreti - andranno ad arricchire anche il biglietto unico museale che lega i musei della città con Erpac, Comune e Fondazione Carigo. Un’offerta che con un biglietto unico permette di visitare ben cinque musei». Per ultimare il cantiere, quindi, il parco continuerà a non essere liberamente accessibile fino alla fine dell’intervento. Da annotare, infine, che il progetto si è qualificato 40esimo su oltre mille domande, secondo in regione dietro solo al parco della Villa de Claricini Dornpacher.

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