Le reazioni a sinistra su minacce al sindaco Cisint, solidarietà nella politica

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Le reazioni a sinistra su minacce al sindaco Cisint, solidarietà nella politica

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 29 Feb 2024
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Le forze di sinistra esprimono solidarità ma ribattono: «Scontro con la comunità straniera non ha aiutato». Pd: «Inaccettabile accusare altre parti politiche».

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Se a pochi minuti dall’inizio della conferenza stampa, alcuni cittadini sono giunti nella sala consiliare per esprimere la loro vicinanza attraverso una stretta di mano al sindaco Cisint, ora arrivano le reazioni della politica locale

«Anna, come sai siamo molto distanti nei toni e nei contenuti politici ed in questi mesi ti abbiamo sovente criticata per scelte e dichiarazioni che ritenevamo e riteniamo profondamente sbagliate – scrivono i consiglieri di minoranza de La Sinistra per Monfalcone Alessandro Saullo e Cristiana Morsolin - continuiamo a pensare che aver alzato molto lo scontro con la comunità straniera e descritto la città come un covo di estremismo islamico non abbia aiutato la nostra comunità a crescere, ma abbia creato tensione, rabbia, divisioni».

«Abbiamo letto in queste ore delle minacce che ti hanno raggiunta – continua la nota - anche se non ne sono ancora chiari la provenienza e i contenuti, e con la correttezza che ci caratterizza e tenendo ferme le nostre critiche, ti inviamo la nostra solidarietà democratica. La lotta politica non dovrebbe mai trascendere nella minaccia personale». «Per noi la libertà che devi avere tu di esprimere le tue idee, qualsiasi esse siano, senza subire minacce o conseguenze, vale quanto la nostra, di libertà» così in chiusura i due membri dell’opposizione.

«Nulla giustifica minacce di morte a nessuno, per cui solidarietà a chi le subisce – sono le parole del capogruppo in Regione del Pd, Diego Moretti - le indagini della Polizia Postale e la valutazione, in corso da parte degli organismi competenti in merito all’assegnazione della scorta, certamente fanno pensare». «Vanno invece abbassati i toni che avvelenano in maniera ingiustificata una situazione di per sé già complessa – specifica Moretti - allo stesso tempo, però, trovo irresponsabile e del tutto inaccettabile accusare altre parti politiche di aver creato le condizioni per ciò che abbiamo letto: le cose non stanno così ed è scorretto richiamare un tanto».

Di «chiara, totale ed incondizionata» solidarietà riferisce il Libero sindacato di Polizia, in una nota firmata dal segretario generale nazionale Antonio de Lieto.

«Le minacce ricevute da Anna Maria Cisint sono un atto grave e il gruppo Lega in Consiglio regionale esprime solidarietà e appoggio alla sindaca di Monfalcone nella battaglia che sta portando avanti per la legalità e la sicurezza dei cittadini». È quanto comunica attraverso una nota il gruppo regionale della Lega, a seguito della partecipazione della prima cittadina alla trasmissione “Fuori dal Coro” di Rete 4. In onda, ha riferito delle minacce di morte comunicate poi anche in municipio.

«Le minacce vengono non solo diffuse nelle reti web delle comunità islamiche coinvolgendo già migliaia di utenti e seguaci – riportano gli esponenti del Carroccio - ma l'hanno raggiunta direttamente sul cellulare. È importante che, a fronte di quanto riferito dalla sindaca, ci sia la massima vicinanza di tutti e la condanna di questi atti perché nessuno possa pensare che siano in qualche modo legittimi».

«Condanniamo con fermezza le minacce alla sindaca di Monfalcone Cisint e la violenza verbale che può trasformarsi in crimini gravi - afferma Enrico Bullian, consigliere regionale di Patto per l’Autonomia-Civica Fvg chiamato in causa durante il punto stampa di stamane - in nessun caso possono essere tollerati o giustificati attacchi e parole d’odio contro le persone ed esprimiamo solidarietà agli amministratori pubblici presi di mira».

«Crediamo allo stesso tempo che sia indispensabile evitare l’estremizzazione delle posizioni e riteniamo necessario favorire la convivenza pacifica e rispettosa di tutte le appartenenze culturali, religiose e linguistiche – continua il consigliere regionale - riteniamo perciò fuorviante, errato e politicamente adolescenziale che Cisint dia la responsabilità di quanto accaduto ai cosiddetti “poteri forti” e alla stampa internazionale, peraltro di assoluta autorevolezza e che non agisce a chiamata. Anzi, i corrispondenti esteri, per loro stessa ammissione, si sono interessati autonomamente e in maniera imparziale alla specificità di Monfalcone, attratti in primis dalle dichiarazioni roboanti e dagli atteggiamenti del sindaco».

«Spiace anche che la sindaca utilizzi ancora una volta parole e toni inconciliabili con la volontà di pacificare la situazione e che consideri di fatto diffusore di falsità e istigatore alla violenza chi sostenga pubblicamente opinioni diverse – conclude Bullian - queste accuse sono irricevibili e in democrazia non funziona così, per cui assieme alla totale solidarietà per le minacce ricevute, invitiamo la sindaca Cisint a invertire la rotta per il bene della città che amministra».

Ad esprimere dispiacere per le minacce è anche Bou Konate che però rietiene: «è tutto derivato dalle sue azioni». «Era quasi inevitabile che si arrivasse ad una situazione del genere nonostante i nostri tentativi di dialogo» ha consluso Konate.

«Porgiamo la nostra solidarietà politica e personale senza alcuna esitazione -afferma la capogruppo in consiglio comunale del Pd, Lucia Giurissa -e nello stesso tempo respingiamo al mittente qualsiasi insinuazione di corresponsabilità di atti così vili e deprecabili. Ribadiamo che l’espressione del nostro dissenso dalle iniziative di questa amministrazione e l’elaborazione collettiva di alternative a questa gestione della cosa pubblica è un nostro diritto e una nostra responsabilità specifica».

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