La rassegna Sancabùk entra nel vivo, tre giorni di presentazioni a San Canzian

La rassegna Sancabùk entra nel vivo, tre giorni di presentazioni a San Canzian

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La rassegna Sancabùk entra nel vivo, tre giorni di presentazioni a San Canzian

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 13 Mag 2024
Copertina per La rassegna Sancabùk entra nel vivo, tre giorni di presentazioni a San Canzian

Dalla Grande Guerra fino alle vicende di un laboratorio artigiano continuano gli incontri con gli autori.

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Tempo di lettura

15-16-17 maggio 2024: una settimana ricca di appuntamenti per la parte centrale del Maggio dei Libri e di SancaBùk 2024, la rassegna di incontri con i libri e gli autori del Comune di San Canzian d’Isonzo realizzata dall’assessorato alla Cultura con la Biblioteca comunale. Il tema dell’edizione 2024 è “Se leggi ti lib(e)ri!”, un invito a riscoprire il potere liberatorio della lettura e il suo ruolo fondamentale per la crescita personale e collettiva.

La lettura apre le menti ed allarga gli orizzonti, libera da ignoranza e pregiudizi, alimenta lo spirito e la conoscenza di se stessi e degli altri, la lettura è strumento di forza e consapevolezza, capace di rendere autenticamente liberi. Chi legge è più forte, più difeso e armato di idee contro ingiustizie e sofferenze e sa come interpretare la contemporaneità e reagire alle avversità.

SancaBùk offre nella Casa delle Associazioni di Pieris tre incontri particolarmente accattivanti nelle giornate di mercoledì, giovedì e venerdì con inizio alle 18.30, tre conversazioni con autori che affrontano tematiche molto diverse in grado di offrire sguardi e chiavi di lettura del mondo che ci circonda.

Il primo è mercoledì 15 maggio con Retromundi delle edizioni Bottega Errante. A dialogare con l’autore Emilio Rigatti sarà Chiara Bruschina. Scrittore e protagonista di epici viaggi in bicicletta, Emilio Rigatti ha raccolto in Retromundi le storie, in parte vere e in parte inventate, che l’autore ha sentito nel retrobottega del negozio di ferramenta di suo zio, a Fiumicello, dove si era formato una sorta di circolo di “affabulatori, bevitori, amici tra loro, buontemponi ma anche filosofi di strada”. Il libro è il punto di partenza per parlare a ruota libera di tantissimi argomenti.

Giovedì 16 maggio, poi, spazio a “Pieris e dintorni: la Storia e le cento storie nelle Unità Chirurgiche Mobili sul fronte dell’Isonz,o conversazione con Contardo Vergani (autore di Chirurghi in prima Linea. Storia degli Ospedali Chirurgici Mobili nella Grande Guerra) e Mitja Juren, esperto Grande Guerra. Sarà raccontata l’epopea dei chirurghi coraggiosi che operarono a poche centinaia di metri dalla linea del fuoco. Il loro tempestivo intervento salvò migliaia di giovani italiani feriti così gravemente da non poter sopravvivere oltre poche ore.

Durante la Grande Guerra a Pieris, dove c’è oggi la Casa delle Associazioni, era stanziato un ospedale mobile della Croce Rossa…erano molto rari! Il professor Vergani, docente presso l’Università degli Studi di Milano dirige l’unità di day surgery dell’Ospedale Maggiore policlinico Fondazione Ca’ Granda, nel libro ricostruisce attraverso pagine di diario inedite la quotidianità e i tragici scenari dei soldati al fronte, una ricca documentazione fotografica e illustrativa contribuisce a fornire un libro fondamentale per la storia della medicina ma anche per comprendere cos’è la guerra.

Terzo appuntamento, infine, venerdì 17 maggio con Viaggio nell’Ade Carsica. Il cimitero degli Invitti della terza Armata sul Colle S. Elia, per i tipi della Gaspari Editori, con l’autore Marco Mantini. Tanto forte è il richiamo del Sacrario di Redipuglia che automaticamente passa in secondo piano, anzi scompare del tutto, un’altra testimonianza molto più sobria, velata da fitti cipressi che ne caratterizzano il profilo, soprattutto durante i sanguigni tramonti invernali: il Colle S. Elia che dal 1923 al 1937 ospitò il cimitero degli Invitti della Terza Armata, una struggente architettura della morte”.

Il volume fa parte della collana “Archeologia di guerra”, indaga la genesi, le trasformazioni, la frequentazione popolare, l’iconografia e, infine, il declino del Cimitero degli Invitti della Terza Armata, sorto sul Carso per coloro che sul Carso erano caduti. Eccezionale dal punto di vista concettuale, sconvolgente per impatto, originalissima nella sua forma, potentemente evocativa del campo di battaglia carsico, la necropoli sorta sul colle S. Elia rappresentava un unicum in termini di architettura funeraria militare. 

Foto d'archivio/edizione 2023.

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