LA RISPOSTA
Rapporti tra Isa Ambiente e Monfalcone, Cisint replica: «Nessuna guerriglia»
Per l'amministrazione, i problemi sono l’inadeguatezza della dimensione territoriale, il destino dell’impianto di compostaggio, l’assetto dell’organico e le esternalizzazioni.
Alcuni giorni fa, i consiglieri regionali Enrico Bullian e Diego Moretti si erano detti preoccupati sugli sviluppi del rapporto tra Isontina Ambiente e Comune di Monfalcone. Nello specifico, hanno chiesto che il sindaco Cisint smetta di attaccare la società partecipata: «In questi anni abbiamo assistito da parte del sindaco Cisint alla richiesta di sospensioni, a memorie tecnico politiche, minacce di ricorsi e controricorsi, audizioni, prima negate e poi volutamente ritardate, nella commissione di controllo comunale trattata alla stregua di una dependance della sindaca abbiamo assistito a sceneggiate a mezzo stampa contro Isontina Ambiente e contro gli altri Comuni soci che la compongono, a prescindere dal colore politico di questi ultimi».
«Ma così facendo - ancora Bulliane e Moretti - si mette a rischio la tenuta dell’azienda, che ottiene questi risultati in gran parte solo grazie alla dedizione del personale e del suo management tecnico». Non si fa attendere la risposta del primo cittadino monfalconese. «Il duo Diego Moretti e Enrico Bullian non perde occasione per sproloquiare e parlare a vanvera contro il Comune di Monfalcone – afferma Cisint - senza alcun fondamento e cognizione reale della situazione. In questa nuova puntata accusano l’amministrazione comunale di occuparsi della gestione di Isontina Ambiente promuovendo addirittura una sorta di guerriglia contro l’ente, mentre noi stiamo semplicemente esercitando il doveroso esercizio di controllo e di tutela sulle scelte della società, nell’interesse dei cittadini, delle imprese e dei lavoratori».
«Non ci stiamo a percorrere la via più facile, ovvero a coprire le inefficienze della società a colpi di aumenti Tari, cosa che, da quanto scrivono Moretti e Bullian, per loro parrebbe essere l'unica soluzione percorribile. A noi, invece, interessa difendere gli utenti, perché ci sta a cuore il fatto di non far pagare tasse che incidono pesantemente sulle tasche di cittadini e imprese, ma, evidentemente, per i due consiglieri regionali della sinistra aumentare la tassazione costituisce un divertimento e una pratica abituale».
«Per noi è esattamente il contrario – specifica il primo cittadino - siamo un pungolo al miglioramento, vogliamo che la nostra società partecipata si strutturi e si adegui a un mercato, quello dei rifiuti, che non lascia più spazio alle improvvisazioni. L’attuale gestione, infatti, genera gravi diseconomie che inevitabilmente si scaricano sulla comunità. Moretti e Bullian dovrebbero andare a leggersi le conclusioni dello studio che abbiamo affidato al professor Stefano Pozzoli, che, tra l’altro, è consulente in materia di bilanci delle società partecipate per l’Anci, perché in questo modo eviterebbero di fondare le loro affermazioni sulle sciocchezze e scoprirebbero la fondatezza della posizione che il Comune sta da tempo sostenendo relativamente ai fattori di economicità da introdurre nella gestione di Isa Ambiente per non scaricare sui contribuenti i costi delle inefficienze dell’azienda».
Per la maggioranza che amministra la città ci sono diversi problemi da affrontare come l’inadeguatezza della dimensione territoriale, il destino dell’impianto di compostaggio, l’assetto dell’organico e delle esternalizzazioni rendono evidente l’esigenza di una strategia con piani industriali di alto profilo, nell’ambito della quale individuare le soluzioni per ottenere performance migliorative e accrescere la funzionalità operativa della struttura.
E ancora Cisint: «La prova dei fatti ci dimostra che per Isa Ambiente urge la necessità, non più procrastinabile, di un completamento dell'integrazione verticale di chiusura del ciclo dei rifiuti, fatta di investimenti sugli impianti sostenibili economicamente, con allargamento della platea degli utenti costituita da quell'integrazione orizzontale che l'aggregazione con altri gestori può portare. Monfalcone si è battuta e continuerà a battersi su questi temi. E se il bilancio in approvazione oggi, lunedì 17 giugno, porta una chiusura positiva di 700mila euro, frutto anche della rinegoziazione verso il basso degli indici Istat con i fornitori, è anche grazie alle pregnanti indicazioni fornite della nostra amministrazione, che non ha mai mancato di evidenziare i punti critici da migliorare, non per guerriglia ma per senso di responsabilità nella propria funzione e di rispetto nei confronti dei cittadini, delle imprese e dei lavoratori della partecipata».
Infine, il primo cittadino monfalconese definisce l’intervento dei due esponenti regionali come «polemica pregiudiziale contro Monfalcone» e specifica che «Isa Ambiente va sottratta dalla visione di un ente al servizio delle convenienze partitiche, quando invece la sua missione è quella di essere un ente strumentale che possa essere capace di dare servizi nel miglior modo possibile e con i costi più contenuti, perché l’unico interesse di chi amministra deve essere quello difendere i cittadini e le imprese».
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