I ragazzi tornano in sciopero per il clima, protesta in centro a Gorizia

I ragazzi tornano in sciopero per il clima, protesta in centro a Gorizia

la protesta

I ragazzi tornano in sciopero per il clima, protesta in centro a Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 17 Set 2022
Copertina per I ragazzi tornano in sciopero per il clima, protesta in centro a Gorizia

Il corteo venerdì prossimo, le richieste alle istituzioni: «Ancora nessuna risposta».

Condividi
Tempo di lettura

Sono pronti a tornare in piazza, appellandosi ancora una volta alla loro richiesta "madre" che da tre anni a questa parte urlano e sventolano: un cambio di rotta. I ragazzi del Fridays For Future sfileranno in scopero venerdì 23 settembre, riproponendo lo Sciopeo globale per il clima che l'anno scorso aveva raccolto circa mille adesioni. Una protesta per chiedere una rapida azione ai leader di tutto il mondo, che si svolgerà in simultanea in migliaia di altre città in tutto il pianeta. La manifestazione partirà da Parco della Rimembranza alle 10.30, con il corteo attraverserà tutta la città.

Il percorso si concluderà in piazza Sant'Antonio, dove gli attivisti metteranno a disposizione il microfono così che tutta la cittadinanza possa esprimere la propria opinione. Le richieste sono chiare e in parte erano già state presentate al Comune durante lo scorso sciopero del 25 marzo, "senza alcun tipo di riscontro nonostante le ripetute richieste di incontro" attacca il gruppo in una nota. In particolare, il movimento chiede alla Regione di azzerare le emissioni, con amministrazioni locali e regionale che dovranno fare tutto il possibile per contenere l’aumento della temperatura globale sotto 1.5°C e fissare l’obiettivo di diminuire le emissioni di gas climalteranti del 90-95% entro il 2030.

"Vogliamo che queste istanze abbiano la priorità nel Consiglio regionale e nei vari Consigli comunali, e che i costi della transizione non gravino sulla popolazione bensì che a pagarne il prezzo siano i principali responsabili della crisi climatica" puntualizza. Su Monfalcone, appello a riconvertire la centrale A2A, per "una produzione di energia da fonti rinnovabili e non a gas, che è dimostrato essere una delle cause della crisi climatica". Rinchiesto anche di smettere di incentivare l’utilizzo dei gas con "una forte presa di posizione contraria all’atto delegato firmato dal Parlamento europeo, il quale dichiara il gas come fonte sostenibile".

"Non soltanto la misura non si muove nella direzione di una transizione ecologica - prosegue la nota -, ma è perfino dannosa economicamente vista la volatilità dei prezzi dei combustibili fossili. Chiediamo dunque che si incentivino gli investimenti nelle fonti rinnovabili e si dia priorità all’efficienza energetica". Inoltre, rivolgendosi a tutti i comuni, i giovani chiedono: una coordinazione fra sindaci e parti sociali; una dichiarazione emergenza climatica e ambientale; l'adesione al Patto dei sindaci per il clima e l'energia; il potenziamento la prevenzione anti-incendio; incentivare la mobilità sostenibile; e il miglioramento e valorizzazione degli spazi verdi.

“Il momento migliore per agire sarebbe stato 30 anni fa, ma il secondo momento migliore è oggi. È una responsabilità, ma anche un'opportunità storica. Non risparmiare energie, non aspettare, dai il massimo questa volta, perchè c'è bisogno di tuttə”, ha detto Elena, attivista di Fridays For Future Gorizia.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione