I ragazzi di Sagrado e Cervignano a Malborghetto, chiuso il campo estivo Ac

I ragazzi di Sagrado e Cervignano a Malborghetto, chiuso il campo estivo Ac

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I ragazzi di Sagrado e Cervignano a Malborghetto, chiuso il campo estivo Ac

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 27 Lug 2023
Copertina per I ragazzi di Sagrado e Cervignano a Malborghetto, chiuso il campo estivo Ac

Ad accompagnarli sono stati don Giovanni Sponton, parroco di Sagrado, e don Manuel Millo, sacerdote collaboratore di Cervignano.

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Ha avuto luogo a Malborghetto, in provincia di Udine nella seconda settimana di luglio, il campo estivo dell’Azione cattolica ragazzi che ha visto impegnati due gruppi parrocchiali, quelli di Cervignano del Friuli e di Sagrado. Protagonisti sono stati 25 ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 14 anni, accompagnati dagli educatori con il supporto di tre giovanissimi dalla comunità di Cervignano. Il tema che ha accompagnato le varie attività è stato quello proposto dal percorso nazionale dell’Azione Cattolica, ovvero la storia di Mosè.

I ragazzi, attraverso le attività, i giochi e le riflessioni, hanno conosciuto uno dei più noti personaggi dell’Antico Testamento, anche con la drammatizzazione e l’attualizzazione guidata dagli educatori. Durante il campo si sono alternati momenti più ludici, organizzati e coordinati da Nicholas, Marta e Lisa, i giovanissimi di Cervignano e momenti più intensi ed impegnativi, guidati dagli educatori delle parrocchie e dai sacerdoti che si sono alternati durante tutta la settimana.

Ad accompagnarli sono stati don Giovanni Sponton, parroco di Sagrado, e don Manuel Millo, sacerdote collaboratore di Cervignano. Tra i momenti più apprezzati dai ragazzi c’è stata la conoscenza della più giovane ambasciatrice Onu Yusra Mardini. I giovani hanno potuto apprezzare la sua forza di volontà, la sua determinazione e il racconto della fuga dalla Siria e dalla guerra civile. Un secondo momento speciale è stato quello della celebrazione del sacramento della Riconciliazione, durante la quale hanno ascoltato l’episodio evangelico del giovane ricco per poi sperimentare la Confessione, grazie alla partecipazione di don Michele Centomo, assistente unitario diocesano di Ac e di don Giovanni de Rosa, assistente dell’Acr diocesana.

Tra le altre attività proposte, tre si sono rivelate particolarmente intense. La prima attività ha riguardato tutti i ragazzi e le loro difficoltà sperimentate nella vita di tutti i giorni, dalla paura di non essere accettati, alla difficoltà di dire di no e alla paura di condividere qualcosa di sé con gli altri. La seconda attività ha riguardato l’esperienza del camminare insieme. Legati con una corda e con alcune limitazioni come i polsi legati o gli occhi bendati, i giovani hanno dovuto cimentarsi in un percorso ad ostacoli fidandosi del compagno davanti a sé e aiutando chi era in difficoltà. I ragazzi più grandi invece, sono stati invitati a vivere l’esperienza del deserto, durante la quale i ragazzi hanno capito quanto il silenzio possa parlare loro e quanto, in esso, possano anche riconoscere la voce di Dio che parla a loro.

Non è mancata l’uscita di gruppo in camminata fino al Rifugio Grego. “Durante la camminata è stato molto bello vedere i ragazzi incoraggiarsi a vicenda, prendere per mano i compagni e spronarli a continuare il cammino fino alla cima – spiegano gli educatori Fabio e Anna – e durante il cammino, i ragazzi e gli educatori hanno vissuto anche un fuori programma perché, seguendo un sentiero che costeggiava il rifugio, la loro attenzione è stata catturata da un ceppo commemorativo dei 90 anni dalla caduta dell’impero asburgico. Questa scoperta ha permesso ai ragazzi di riflettere sulle barriere e sui confini, quanto siano limitanti e quanto siano difficili da superare, e quanto hanno caratterizzato la storia della nostra terra di confine”.

Ad illuminare l’ultimo giorno di campo, è stato il tradizionale falò sotto le stelle davanti al quale i giovani protagonisti hanno cantato e ballato. “Uno dei momenti più emozionanti della serata sono stati i saluti e il passaggio di due ragazzi di Cervignano che il prossimo anno inizieranno un nuovo cammino nel gruppo giovanissimi – rivelano gli accompagnatori Sofia, Agnese, Emanuela, Lucia e Luca di Cervignano - sono stati accolti con entusiasmo dai giovanissimi presenti all’esperienza montana, con la speranza e la promessa di non abbandonare questo bellissimo percorso e la grande famiglia dell’Azione Cattolica”.

La celebrazione della santa messa domenicale vissuta insieme a don Sinuhe Marotta, parroco di Cervignano, e a quello di Malborghetto. Il sacerdote ha augurato ai ragazzi un buon proseguimento di cammino e la forza di non abbandonare la realtà assaporata. La pastasciutta finale, offerta dai cuochi Mariagrazia Valentina e Silvano ha riunito tutti a tavola. L’appuntamento conclusivo di questa esperienza è fissato per settembre, quando verrà proiettato il video delle migliori foto del campo e dei giochi vissuti assieme.

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