I ragazzi chiamano i sindaci sul clima, il manifesto dello sciopero a Gorizia

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I ragazzi chiamano i sindaci sul clima, il manifesto dello sciopero a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 15 Mar 2022
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Attesa per la mobilitazione dei ragazzi, sei richieste per rispettare l'ambiente.

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Si avvicina la data del nuovo Sciopero mondiale per il clima, organizzato anche a Gorizia da Fridays For Future per venerdì 25 marzo. Il gruppo ha preparato quindi un manifesto "per raccogliere le istanze condivise dalle varie realtà del territorio e portarle come messaggio della nostra mobilitazione", spiegano i ragazzi in una nota. I movimenti coinvolti, oltre ai Fff goriziano e triestino, sono anche Greenpeace Trieste, Extinction Rebellion Fvg, Link Trieste, Collettivo studentesco Solidale, Ekoštandrež e Legambiente Gorizia. Queste realtà chiedono alla Regione e alle amministrazioni locali una serie di iniziative.

Il manifesto parte dalla richiesta di dichiarare subito l’emergenza climatica ed ambientale. Sulla centrale di Monfalcone, "chiediamo che la centrale A2A venga riconvertita ad una produzione di energia da fonti rinnovabili e non a gas, che è dimostrato essere una delle cause della crisi climatica". Rinnovata anche la richiesta affinché gli enti locali aderiscano al Patto dei sindaci per il clima e l’energia, "riconoscendo così l’urgenza di agire per mantenere l’aumento della temperatura al di sotto di 1.5°C e di diminuire le emissioni di CO2 almeno del 40% entro il 2030 e del 100% entro il 2035".

I ragazzi chiedono poi di "azzerare le emissioni: i comuni e la Regione devono fare tutto il possibile per contenere l’aumento della temperatura globale sotto 1.5°C e fissare l’obiettivo di azzeramento delle emissioni nette di gas climalteranti entro il 2030. Vogliamo che queste istanze abbiano la priorità nel consiglio regionale e nei vari consigli comunali, e che i costi della transizione non gravino sulla popolazione bensì che a pagarne il prezzo siano i principali responsabili della crisi climatica". Arriva quindi la richiesta di valorizzare e migliorare gli spazi verdi, con le aree in degrado vengano rimboschite.

L'appello è che "il verde pubblico esistente venga tutelato, e che vengano (anche grazie all’aiuto di esperti del settore) incrementate le aree verdi urbane per rendere le nostre città più vivibili, sane e belle". Il sesto e ultimo punto verte sulla mobilità urbana sostenibile, incentivando "l’utilizzo delle biciclette attraverso la creazione o la ristrutturazione delle piste ciclabili, di rendere il trasporto pubblico gratuito per tuttə, di investire in progetti che rendano più facile e appetibile la mobilità sostenibile". Come studenti, poi, c'è la richiesta di introdurre delle novità nei percorsi scolastici.

Tra questi, dei percorsi riguardanti l’educazione ambientale: per insegnare alle generazioni future come avere cura dell’ambiente che li circonda. I giovani avanzano anche l'idea di strutture ecologiche, con "istituti che siano in sintonia con i territori circostanti e che rispettino l’ambiente e le sue risorse. Edifici che preferiscano l’uso di energie pulite e rinnovabili e siano attenti a sprechi e consumi". Si punta anche alla valorizzazione degli spazi verdi prossimi agli edifici scolastici, usufruendo al meglio delle aree verdi che determinate strutture offrono.

In questo modo "si può costruire una maggiore partecipazione e interesse da parte degli studenti per la cura e il rispetto dell’ambiente". Infine, l'appello per "l’introduzione di un decreto che renda obbligatoria la raccolta differenziata: gli studenti chiedono che venga resa obbligatoria la raccolta differenziata e la sua attuazione all’interno delle scuole venga rispettata dagli studenti stessi, dal personale e dai docenti".

Nella foto: un momento della manifestazione del 24 settembre 2021

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