Il saluto
Raffaele Ricciardi saluta Gorizia, «lascio tanti amici». Al suo posto Ester Fedullo
Il prefetto andrà, ora, a Ravenna. Il suo messaggio bilingue abbraccia anche Nova Gorica, «unico territorio al cuore dell'Europa».
Il Consiglio dei ministri, nella sua ultima riunione, ha nominato dottoressa Ester Fedullo nuovo Prefetto di Gorizia. Nata a Salerno nel 1965, la dottoressa Fedullo ha ricoperto negli ultimi anni l’incarico di viceprefetto a Potenza. Alla Neoprefetto di Gorizia e al dottor Ricciardi, che lascia la Prefettura di Gorizia per assumere la guida di quella di Ravenna, l’augurio di buon lavoro nelle rispettive nuove sedi dalla nostra redazione.
Ma proprio mentre esce la notizia è lo stesso prefetto a inviare un proprio indirizzo di saluto, concludendo la lettera sia in italiano che in sloveno - «Grazie a tutti – Hvala lepa vsem» - in un messaggio dal tono di ringraziamento più che di commiato.
«Lascio un territorio dove sono stato benissimo», così Ricciardi. «Se è vero che la prima sede da Prefetto, come il primo amore, non si scorda mai, è altrettanto vero che è facile - anzi, inevitabile - innamorarsi di questo territorio, culla di diverse culture e nel quale si parlano molte lingue, testimonianza di una tradizione multiculturale e di integrazione che permea lo spirito della popolazione».
Territorio che lo stesso prefetto definisce «splendido, che va dal mare alla montagna, vero punto di riferimento, anche geografico, della Mitteleuropa e che, non a caso, ha ricevuto il riconoscimento, assieme a Nova Gorica, di Capitale Europea della Cultura 2025. Un territorio dove - come amo ripetere - si mangia bene e si beve meglio, aspetti, questi, che non costituiscono semplici profili edonistici ma, piuttosto, una delle molteplici dimostrazioni di un’elevata qualità della vita. Una qualità della vita che discende dall’altissimo senso civico della sua popolazione, che considera la res publica come bene comune e non come res nullius, e quindi se ne prende cura con rispetto ed attenzione».
Ricciardi ha ricordato il «passato prestigioso», il «presente importante e, soprattutto, il futuro rigoglioso, che porterà di nuovo Gorizia e la sua provincia al posto che le spetta: al centro dell’Europa».
Dopo tre anni e mezzo, dunque, il saluto al territorio. Periodo «non senza grandi difficoltà: sono arrivato a Gorizia in piena pandemia ed in questo lungo periodo abbiamo affrontato fenomeni importanti: il terribile incendio del Carso nell’estate 2022, un imponente flusso migratorio, delicate tematiche transfrontaliere, anche di Protezione Civile, rilevanti questioni sociali e mille altre problematiche. Tutti questi problemi sono stati sempre affrontati insieme, skupaj, direbbero gli amici di lingua slovena, da parte di tutte le componenti, istituzionali, politiche, sociali ed imprenditoriali, con una convergenza di impegno e di intenti che posso definire - senza timore di smentita – esemplare», così ancora Ricciardi.
«Spero – conclude – di aver contribuito anch’io a fare la mia parte e, soprattutto, mi scuso per quello che non sono riuscito a realizzare. Tornerò a Gorizia da turista, sicuramente già in occasione di GO!2025, e sono certo che ritroverò dei veri amici».
Foto Bergamasco.
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