La Regione in visita a Sagrado e Ronchi, sostegno a cultura e progetti futuri

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La Regione in visita a Sagrado e Ronchi, sostegno a cultura e progetti futuri

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 15 Lug 2024
Copertina per La Regione in visita a Sagrado e Ronchi, sostegno a cultura e progetti futuri

Dopo il Castello Alimonda e il Monte San Michele i consiglieri hanno incontrato l'associazione Leali delle Notizie e il Consorzio Culturale del Monfalconese.

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Una visita itinerante per conoscere la realtà del castello di Alimonda e della zona sacra del museo Monte San Michele, a Sagrado, e i progetti in essere in un'ottica di rilancio e valorizzazione dei siti in questione. È stato questo il fulcro del sopralluogo svolto dalla V Commissione consiliare, presieduta da Diego Bernardis (Fp) e che ha incontrato il sindaco di Sagrado, Marco Vittori, nella prima delle tre tappe della Commissione itinerante in programma per la giornata odierna.

L'incontro è stato fortemente voluto dai consiglieri regionali Enrico Bullian (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) e Diego Moretti (Pd) promotori, lo scorso dicembre, di un ordine del giorno accolto dalla Giunta e nel quale chiedevano, in particolar modo, di «valutare compatibilmente con le priorità di bilancio, la possibilità di sostenere il Comune di Sagrado per l'ultimo lotto di lavori di riqualificazione del Castello Alimonda».

Castello che, come è stato spiegato anche dal sindaco nel corso dell'incontro, è passato negli anni '80 nelle mani del Comune di Sagrado. In seguito ad un incendio avvenuto nel 1989, è poi stata avviata una serie di interventi di ristrutturazione che ha consentito la messa in sicurezza, il consolidamento e la riqualificazione esterna dell'edificio, grazie ad un importo complessivo di circa 1,7 milioni di euro finanziati dalla stessa Regione. «Oggi, dunque, mancherebbe un ultimo lotto da ultimare, quello per la parte esterna», ha evidenziato Vittori. «Il palazzo potrebbe essere utilizzato per numerose finalità anche in vista di Gorizia Capitale europea della cultura 2025».

In merito invece al monte San Michele, l'amministrazione comunale ha spiegato che «nel 2018, il complesso monumentale è stato ristrutturato ed è stato realizzato un museo multimediale che immerge il visitatore nella storia del Carso a 360 gradi. Obiettivo è quello di farne un punto di riferimento turistico importante, il primo sul Carso, e di realizzare un progetto multimediale accessibile e fruibile anche ai diversamente abili».

«È stata una bellissima mattinata - ha commentato Bernardis a margine dell'incontro - per approfondire lo stato dei lavori dei due siti. Entrambi si presentano come un'opportunità per il Friuli Venezia Giulia, a livello turistico e culturale». «Crediamo sia importante - ha chiosato Bullian - che la Regione li valorizzi dal momento che si trovano nell'Isontino e in prossimità della ciclovia n.5, che al momento è in fase di ultimazione. Auspichiamo, dunque, nel supporto dell'amministrazione regionale per portare a termine anche l'ultimo dei lotti».

Nella tarda mattinata la Commissione ha visitato anche l’associazione Leali delle Notizie con sede a Ronchi dei Legionari. Ricevere il supporto della Regione per l'acquisto di un immobile (sede fino a poco tempo fa di Isa Ambiente, trasferitasi a Gorizia), da adibire a centro culturale da mettere a disposizione anche di altre associazioni e da utilizzare come sala espositiva e per la realizzazione di eventi di vario genere è l’auspicio espresso dall'associazione Leali delle Notizie, presieduta da Luca Perrino, nel corso dell'incontro avvenuto in mattinata con la V Commissione consiliare presieduta da Diego Bernardis (Fp), in visita a Ronchi dei Legionari nella sede ove è ubicata l'associazione in questione.

Leali delle Notizie è nata nel 2015 ed è promotrice, oltre che di numerose iniziative culturali, anche del Festival del Giornalismo che lo scorso giugno è arrivato alla sue decima edizione accogliendo 280 ospiti, tra giornalisti ed esperti di vari settori provenienti da ogni parte del mondo. Per l'acquisto dell'immobile - è stato spiegato durante l'incontro da Perrino - sarebbero necessari circa 160mila euro, che la Regione potrebbe valutare di prevedere nell'Assestamento di bilancio in esame in Aula il 23 luglio prossimo. Una richiesta che - ha assicurato Bernardis - verrà senza dubbio presa in esame se non già per l'imminente Assestamento, quanto meno nei prossimi mesi.

«L'associazione - ha dichiarato Moretti - è l'unica che organizza un vero festival del giornalismo in Friuli Venezia Giulia, vantando inoltre numerose collaborazioni importanti. Crediamo che sia nodale valorizzare ancora di più la sua attività e darle tutto il supporto possibile».

Del medesimo parere le consigliere Serena Pellegrino (Avs) e Laura Fasiolo (Pd), che hanno ribadito la necessità di un impegno tra Maggioranza e Opposizioni dell'Aula per agire in maniera sinergica nel dare supporto all'associazione «anche alle luce - come sottolineato da Pellegrino - dell'indotto generato dagli ospiti, e quindi turistico, che riesce a portare sul territorio grazie al festival del giornalismo». «La visita di oggi alla nostra associazione - ha chiosato il presidente Perrino - è stata molto importante. Vogliamo sviluppare ancora di più la nostra attività, perciò il supporto della Regione e della V Commissione consiliare per noi sono fondamentali».

Accanto a Perrino Sergio Pisaniello, Cinzia Benussi, Annarita Cecchin, Paolo Pellizzari, Claudia Lauriola e Silvia De Michielis. Guarda al futuro, poi, il Consorzio Culturale del Monfalconese, presentando alla Quinta Commissione consiliare del Friuli Venezia Giulia, in visita nel Goriziano, non solo le proprie attività, da Villa Vicentini Miniussi all’ecomuseo fino al sistema bibliotecario BiblioGo! ma anche al nuovo centro archivio in costruzione in queste settimane.

Nel momento organizzato a Ronchi dei Legionari due sono state le visite principali: la prima al Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia per la costruzione del nuovo centro archivio. È stato il Rup dei lavori, Daniele Luis, a raccontare la nuova struttura che fungerà non solo da archivio per i volumi del sistema bibliotecario ma anche a deposito per i materiali da destinare a mostre ed eventi e che saranno a disposizione dei vari comuni del territorio. La prima fase del nuovo centro archivio dovrebbe essere completata tra settembre e ottobre 2024 mentre il trasloco è previsto nel primo trimestre del 2025. La seconda fase, poi, prevede la possibilità di dare ospitalità agli archivi dei vari comuni archiviando e custodendo il materiale documentario del territorio.

Si tratta di 4700 metri lineari di scaffalature in un edificio che avrà tre metri di altezza. La fase strutturale è stata completata in questi giorni e ora è il momento degli impianti. Prevista anche una sistemazione esterna con alcuni parcheggi e l’ingresso da via Mazzini. Il tetto verde avrà anche la funzione di raffreddamento della struttura, consentendo una minor dispersione di calore. Il tutto con il valore di 1.400.000 euro.

«Nel progettare il centro archivio abbiamo effettuato un sondaggio chiedendo alle biblioteche quanti volumi avrebbero voluto poter mantenere e quanti affidare al nuovo Centro», ha spiegato il presidente del Consorzio, Davide Iannis, presente assieme al direttore, Roberto Del Grande, e alla consigliera del CdA, Elisa Fabbi.

Il Ccm gestisce attraverso l’interprestito 28 biblioteche del territorio: «Ciò significa che tutti hanno messo in rete i propri volumi che, con un sistema di trasporto, gestione informatica e di prenotazione ognuno può recuperare il proprio libro. Le biblioteche di oggi sono ormai dei depositi di libri, noi puntiamo già alle biblioteche con uno spazio di socializzazione e che siano anche deli hub di cultura». «La nostra è un’idea pensata nel tempo, immaginando per il futuro, dopo BiblioGo! anche ArchiGo!, mantenendo il patrimonio archivistico dei vari comuni. L’evoluzione, dunque, sarà non solo il passaggio dei mezzi dal diesel all’elettrico ma anche l’ampliamento del servizio dall’archiviazione dei volumi a quella degli archivi», così ancora Iannis.

 Il presidente ha poi illustrato ai membri della Commissione le varie attività del Consorzio, dell’Ecomuseo e delle varie cellule museali. Tra i temi trattati anche i numerosi fondi mantenuti e messi in rete e a disposizione degli studiosi dallo stesso Consorzio ma anche i progetti Cacciatori di Memorie, Il Gusto dei Saperi e LeggiAmo 0-18.

Il presidente della V Commissione, Diego Bernardis, ha ringraziato il Consorzio per l’accoglienza: «Prenderemo nota e sicuramente ci sono numerosi spunti dai quali attingere per sostenere e attenzionare come dovuto sia da parte della maggioranza che dall’opposizione le attività del Consorzio. Ronchi dei Legionari, come abbiamo potuto vedere oggi, potrebbe ben definirsi come una cittadella della cultura ma una cultura interattiva, non solo di patrimonio fisico ma per le associazioni che hanno un ruolo attivo nella società e che sicuramente non hanno nulla da invidiare ad altre realtà regionali», così in chiusura Bernardis.

Foto Ccm/Katia Bonaventura.

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