BASKET
Quarto stop consecutivo per la Dinamica Gorizia
La squadra di coach Tomasi viene fermata sul parquet di Pordenone. Il monito a reagire dell'allenatore.
Dinamica e la maledizione del terzo periodo. A Pordenone sul parquet della seconda forza del girone è arrivata la quarta battuta d’arresto nelle ultime cinque partite con un risultato finale attestato sul 77-57. Come negli ultimi incontri, inizialmente Dinamica ampiamente in corsa se non avanti nella prima parte, poi il passaggio a vuoto soprattutto offensivo (la difesa nel complesso rimane molto buona ed è la pietra angolare da cui poter ripartire per non smarrire la strada) fissato ormai quasi per abitudine tra il 20’ e il 25’ di gioco.
E’ capitato contro Ferrara, si è ripetuto al cospetto della Virtus Padova e mercoledì anche con Pordenone. Un inceppamento che ha comportato due pesanti sconfitte nel punteggio con estensi e naoniani e a una quasi rimonta con i patavini. L’andamento similare sta nelle fredde statistiche dei singoli periodi anche del match del “Crisafulli”. Primi venti minuti estremamente equilibrati con la Dinamica “spesso e volentieri avanti e brava a mettere sabbia negli ingranaggi dell’attacco di Sistema Pordenone” (citiamo la disamina proposta dal canale ufficiale degli avversari), poi dal versante opposto cominciano a entrare tiri da ogni dove mentre su quello goriziano le percentuali crollano trascinandosi dietro lucidità e fiducia di un gruppo che sotto questo aspetto deve al più presto assolutamente ritrovarsi. Perché le dirette rivali al sesto posto, a cominciare dai prossimi avversari della Guerriero Petrarca Padova, hanno quasi tutte trovato una certa continuità di rendimento.
Secondo il coach Gigi Tomasi «Abbiamo giocato 25 minuti buoni, difendendo molto bene e riuscendo anche a trovare soluzioni condivise in attacco. Poi abbiamo smesso inspiegabilmente di giocare quando Pordenone a metà del terzo periodo, con noi avanti di sei lunghezze e la palla in mano, ha cambiato difesa ed è passata a zona. Ci siamo fatti prendere da un po' di frenesia e abbiamo smesso di attaccare di squadra, tenendo la palla troppo ferma e muovendoci troppo lentamente tra l’altro con spaziature sbagliate e un poco casuali. Ovviamente Pordenone ha preso fiducia e creato il break aumentando le proprie percentuali al tiro da 3 punti. È inutile cercare alibi. Ognuno di noi deve guardarsi dentro e trovare la forza per migliorare qualcosa. Nelle ultime tre partite abbiamo un po' dato l’impressione di scioglierci di fronte alle prime difficoltà e questo non deve più accadere».
Foto d'archivio (Mauro Blazica)
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