Il dolore che ti forma, Gianpietro porta la storia di suo figlio Ema a Ronchi

Il dolore che ti forma, Gianpietro porta la storia di suo figlio Ema a Ronchi

LA TESTIMONIANZA

Il dolore che ti forma, Gianpietro porta la storia di suo figlio Ema a Ronchi

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 17 Ott 2023
Copertina per Il dolore che ti forma, Gianpietro porta la storia di suo figlio Ema a Ronchi

L’iniziativa coinvolgerà scuole e pubblico, la storia del padre che racconta la vita del figlio scomparso: 2mila incontri in 500 città.

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La storia ed il coraggio di un papà che, dopo aver trascorso moltissimi giorni terribili in cui pensa che, anche per lui, la soluzione sia quella di farla finita. Il racconto di un padre che, dopo una notte in cui suo figlio Emanuele gli compare in sogno, riesce a mutare il suo dolore in un messaggio di speranza e di crescita per tanti giovani, da cui ne scaturisce la creazione di una fondazione, quella chiamata “Ema Pesciolinorosso”.

La sua mission diventa così quella di instaurare un dialogo speciale con i giovani, raccontando la storia di suo figlio alla quale saranno dedicati due incontri. Il primo in programma venerdì 20 ottobre, a Gorizia ed il secondo a Ronchi dei Legionari. Stiamo parlando di papà Gianpietro Ghidini che darà testimonianza della storia di vita di suo figlio Ema. La straordinarietà dell'iniziativa di Gianpietro sta nel fatto che non si ferma ai ragazzi della porta accanto, ma il suo viaggio lo porta ovunque, tant'è che, dal gennaio 2014, ha tenuto oltre 2mila incontri in tutta Italia. Sono state ben 500 le città toccate.

Questo uomo offrirà quindi una testimonianza di vita per cercare di condividere l’idea che non solo possiamo affrontare il dolore, ma che le sofferenze e le difficoltà che incontriamo nel nostro percorso esistenziale, ci possono rendere migliori. Perché quello che oggi sembra farci cadere, può essere quello che domani ci aiuterà a stare in piedi. Da queste considerazioni del padre di Emanuele, morto suicida a soli 16 anni, sarà - come si diceva - protagonista di un doppio incontro. Venerdì 20 ottobre, alle 11.20, il primo, riservato agli studenti, all’auditorium del liceo classico Dante Alighieri di Gorizia. Alle 20.30, invece, l’evento sarà aperto a tutti e sarà ospitato all’auditorium comunale “Casa della cultura” di Ronchi dei Legionari.

L’iniziativa è promossa dall’associazione Leali delle Notizie, con la collaborazione di Brian Harland e Lorena Casasola, testimone sopravvissuta e, allo stesso tempo, promotrice della prima scultura in Italia, realizzata a Turriaco, dedicata alle persone che si sono tolte la vita e ai suoi cari. I due eventi sono curati con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Ronchi dei Legionari e con il contributo della Banca di credito cooperativo della Venezia Giulia. Papà Gianpietro, quando va nelle scuole, parla soprattutto di vita, di gioia di vivere, perché i ragazzi devono cercare sé stessi.

Trovare dentro sé stessi quella forza, per aver un grande sogno, quello di cambiare questo mondo. La prevenzione per lui non è legata semplicemente a spiegare i danni causati dalle droghe, ma è soprattutto volta a stimolare nei giovani il desiderio di mettersi in gioco per dare un senso più grande alla propria vita e combattere per un mondo migliore. Il secondo obiettivo è quello di coinvolgere i giovani nel mondo del lavoro, con progetti di formazione e lavoro. “Lasciami volare” non è solo una testimonianza di vita, ma è diventata una fondazione che prosegue nel suo lungo cammino ed impegno a fianco dei giovani.

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