Il ritratto di d'Artagnan ritrovato, il quadro rubato passato per Gorizia

Il ritratto di d'Artagnan ritrovato, il quadro rubato passato per Gorizia

Il caso

Il ritratto di d'Artagnan ritrovato, il quadro rubato passato per Gorizia

Di I.B. • Pubblicato il 11 Set 2022
Copertina per Il ritratto di d'Artagnan ritrovato, il quadro rubato passato per Gorizia

Un'operazione dei carabinieri ha consentito di identificare il bene, sottratto in provincia di Bologna nel 2001.

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Era passato anche per Gorizia e Fogliano Redipuglia il quadro ritraente d’Artagnan e rubato da ignoti nel 2001 al legittimo proprietario, un cinquantottenne residente a San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna. A restituirgli il maltolto i Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Udine. Si tratta di un dipinto a olio su compensato (37x27 cm), di autore sconosciuto, raffigurante “Charles de Batz de Castelmore”, meglio noto come d’Artagnan, recentemente sequestrato dai militari del Reparto specializzato dell’Arma dei Carabinieri a Trieste.

I carabinieri avevano notato – dapprima su una piattaforma commerciale online e, in un secondo momento, sul relativo catalogo cartaceo - l’inserzione di un dipinto che attirava l’attenzione per il particolare soggetto rappresentato. I successivi approfondimenti investigativi, condotti anche in collaborazione con il Nucleo TPC di Bologna e le Stazioni dei carabinieri di Trieste via Hermet e Fogliano Redipuglia, hanno consentito di accertare che il dipinto risultava corrispondere ad uno censito nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande database al mondo di opere d’arte rubate gestito dal Comando TPC.

Il proprietario, contattato dai militari, ha immediatamente riconosciuto il dipinto come quello sottrattogli a seguito del furto perpetrato da ignoti nel luglio del 2001 presso la sua abitazione a San Lazzaro di Savena. Le risultanze investigative così ottenute sono state pertanto condivise con la Procura della Repubblica di Trieste che, nel concordare con gli elementi d’indagine fino a quel punto raccolti, ha disposto il sequestro del dipinto e lo svolgimento di ulteriori accertamenti volti a ricostruire il percorso del dipinto dopo il furto. L’olio su compensato è stato così sequestrato a Trieste a carico del possessore in buona fede che l’aveva acquistato dall’esercizio commerciale preliminarmente monitorato.

Gli accertamenti successivi hanno consentito di tracciare gli ultimi due passaggi che avevano portato il dipinto ad essere oggetto di compravendita di altrettanti privati tra Gorizia e Fogliano-Redipuglia, in entrambi i casi in buona fede rispetto all’origine furtiva del bene culturale. A termine delle indagini, condotte dal Nucleo TPC di Udine in perfetta sinergia con l’omologo bolognese e con le Stazioni dell’Arma territoriale citate, l’Autorità Giudiziaria competente ha disposto il dissequestro e la restituzione del dipinto all’avente diritto che ha consentito al legittimo proprietario, a distanza di 21 anni dal furto, di riappropriarsi di un’opera d’arte che, rubata assieme ad altri oggetti artistici e considerata ormai perduta, riesce a tornare finalmente “a casa”. 

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