I quadri nascosti dedicati a Maria, 30 capolavori in mostra a Gorizia

I quadri nascosti dedicati a Maria, 30 capolavori in mostra a Gorizia

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I quadri nascosti dedicati a Maria, 30 capolavori in mostra a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 13 Apr 2022
Copertina per I quadri nascosti dedicati a Maria, 30 capolavori in mostra a Gorizia

Le opere al Museo di Santa Chiara, apertura il 28 aprile. Atteso Vittorio Sgarbi.

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Era da poco finita la guerra quando la Madonna con il bambino fece il proprio ingresso a Montesanto, dopo i tragici anni della Grande guerra. A cento anni di distanza, la bellezza iconografica di Maria sarà al centro di una mostra lunga 100 giorni, organizzata dal Comitato San Floriano di Illegio che porterà al Museo di Santa Chiara 30 opere suggestive, attinte da 6 collezioni private. Un viaggio nell’arte italiana ed europea che ripropone la collaborazione tra l’amministrazione comunale e la realtà carnica.

Quest’ultima, reduce dal successo di 60mila visitatori alla Forma dell’infinito in Casa Cavazzini, a Udine, porterà in riva all’Isonzo dipinti dal Duecento al Novecento, esposti normalmente solo nelle gallerie private dei collezionisti. Tra questi, c’è il celebre critico d’arte Vittorio Sgarbi, dalla cui collezione Cavallini-Sgarbi arriveranno quattro dipinti del Veronese, Benedetto Zalone, Francesco Cairo e Adolfo Wildt. Lo stesso personaggio televisivo sarà protagonista in città martedì 3 maggio, quando visiterà insieme ai due sindaci Nova Gorica e Gorizia.

L’arrivo è atteso per le 11, proseguendo poi per corso Verdi dove terrà una conferenza stampa. Il museo, comunque, aprirà qualche giorno prima, in concomitanza con il “compleanno” della città: il 28 aprile, giorno in cui i quadri saranno ammirabili gratuitamente (l'inaugurazione sarà il giorno prima). Nelle date disponibili (venerdì, sabato e domenica), l’ingresso costerà 5 euro con audioguida inclusa. Prezzo contenuto per permettere a tutti di godere delle opere esposte, con lo stesso don Alessio che ha evidenziato le due “porte” dell’appuntamento: una per specialisti, l’altra per tutti.

Anche chi è neofita del mondo artistico o un semplice appassionato, infatti, riceverà gli strumenti per capire ambientazione, contesto storico e pittorico di ogni singolo quadro. Un percorso che toccherà la grande scuola italiana, tra anonimi e nomi da riscoprire come Giovanni da Gaeta, nonché quella fiamminga e spagnola. Il tutto ritraendo il volo della Madre di Dio, la cui iconografia deve molto alla tradizione bizantina, arrivata in Occidente anche dopo i sacchi e le devastazioni veneziane a danno di Costantinopoli.

Si potranno quindi osservare le tempere di Bettino da Corsino da Prato, del XIV secolo, e gli oli su tela del “Maestro dal fogliame ricamato”, misterioso autore olandese su cui rimangono ancora tanti dubbi. Elementi che saranno raccontati al pubblico, con le visite dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30, grazie anche al sostegno economico della rete d’impresa del Pinot bianco del Collio, già sponsor delle “Dieci ore di bellezza” al Teatro Verdi. Per le visite sarà richiesta la prenotazione via telefono (0481550744) o via email (madre.gorizia@gmail.com).

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