Puppet Festival al gran finale a Gorizia, l'omaggio al Verdi con Natale in Casa Cupiello

Puppet Festival al gran finale a Gorizia, l'omaggio al Verdi con Natale in Casa Cupiello

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Puppet Festival al gran finale a Gorizia, l'omaggio al Verdi con Natale in Casa Cupiello

Di Redazione • Pubblicato il 05 Ott 2024
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Domani alle 18.30 al Teatro Comunale Giuseppe Verdi, andrà in scena lo spettacolo conclusivo del Festival tratto dal celebre testo di De Filippo.

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Domenica 6 ottobre, giornata conclusiva dell’Alpe Adria Puppet Festival, il programma prevede la presentazione dello spettacolo Cargo a Gorizia. Si tratta di uno degli spettacoli del progetto europeo di co-produzione Transport, che riunisce il Cta di Gorizia a sei prestigiose istituzioni teatrali: Klaipėdos Lėlių Teatras (Lituania), Białostocki Teatr Lalek (Polonia), Eesti Noorsooteater (Estonia), Divadlo Alfa Plzeň (Repubblica Ceca), Lutkovno gledališče Ljubljana (Slovenia) e Lutkovno Gledališče Maribor (Slovenia).

Questa collaborazione darà vita a sei spettacoli di teatro da tavolo che esplorano il tema dei trasporti e l’intero progetto sarà ospitato all’Alpe Adria Puppet Festival, in occasione di Go!2025. Cargo, produzione del Lutkovno Gledališče Maribor, di scena alle 15 e poi in replica alle 17.30 nella Sala Franc Močnik, in via S. Giovanni 9 a Gorizia, tratta un luogo particolarmente interessante dal punto di vista dei trasporti, l’autostrada, e racconta di come tutte le persone siano estremamente dipendenti dai mezzi di trasporto, soprattutto in situazioni di emergenza.

Alle 18.30 al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Gorizia, andrà in scena lo spettacolo conclusivo del Festival. In collaborazione con il Comune di Gorizia, verrà proposto Natale in Casa Cupiello, originale allestimento di Teatri Associati Di Napoli / Interno 5, pensato come omaggio all’opera di Eduardo De Filippo, in occasione dei 90 anni dal suo debutto, nel 2021. Per Luca Cupiello, il presepe rappresenta la speranza in un’umanità rinnovata e senza conflitti, ma simboleggia anche la nascita e la morte, il passaggio dal vecchio al nuovo, la fusione tra passato e presente.

Il suo sogno prende vita attraverso il teatro di figura e Luca Saccoia impersona “Tommasino”, ormai adulto, che diventa testimone di un rito e di una rievocazione di eventi familiari, comici e tragici, che hanno segnato la sua vita e quella degli altri personaggi. Per farlo, si serve di pupazzi e figure che si rianimano nei suoi sogni e incubi, riaffiorando ogni anno come il presepe e i suoi pastori. Ancora una volta, Tommasino si lascia sorprendere dalle storie che queste figure raccontano, vi prende parte, fornisce loro le battute e accarezza il sogno di Luca Cupiello di smussare i conflitti attraverso il rituale del presepe.

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