Puliamo il Mondo raduna a Gradisca 200 bambini con i nonni nei parchi cittadini

Successo per l'iniziativa proposta dal circolo di Monfalcone ' Zanutto', «le temperature sono già segno del cambiamento climatico».

“Puliamo il Mondo”, la campagna di Legambiente che ha, tra gli obiettivi, ottenere città ed aree del territorio più pulite e sviluppare un approccio più rispettoso verso l’ambiente, è approdata venerdì mattina a Gradisca. Inoltre, quest’anno, con lo slogan "Puliamo il Mondo: per un Clima di Pace", si vuole diffondere nei ragazzi e negli adulti la consapevolezza dell’urgenza di affrontare i problemi ambientali, primo fra tutti la preoccupante questione della Crisi climatica.

L’iniziativa, partita dalla progettualità delle insegnanti della scuola Primaria, ha coinvolto quasi duecento bambini e, tra gli adulti, molti dei loro nonni, quasi a stabilire un’alleanza intergenerazionale per affermare che l’ambiente va preservato proprio per le future generazioni. A sostenere l’iniziativa il Comune di Gradisca, con la partecipazione attiva dell’assessore all’Associazionismo, Stefano Capacchione e dell’assessora all’Istruzione, Francesca Colombi.

Un primo momento è stato dedicato ad illustrare gli obiettivi di “Puliamo il Mondo” e all’importanza di dedicare più attenzione ai comportamenti quotidiani di ognuno di noi. Attenti ad ascoltare le indicazioni della loro insegnante Angela e di Virginia, giovane volontaria di Legambiente, i piccoli studenti hanno voluto intervenire con domande e per affermare il loro convinto interesse a preservare l'Ambiente. Subito dopo si sono diretti alla volta dei parchi cittadini dove, con l'attenta sorveglianza delle insegnanti e l'aiuto dei nonni e dei volontari di Legambiente hanno raccolto: confezioni di plastica per alimenti, qualche bottiglia e lattine di alluminio, cartacce e molti mozziconi di sigaretta e altri rifiuti vari.

“Si comincia così a proteggere l'Ecosistema, con piccoli gesti, in una giornata dalla temperatura anomala, che più che fine ottobre sembra fine agosto. Non è un buon segnale: il Climate change è già qui”, concludono gli organizzatori. 

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