La Protezione civile celebra San Floriano, volontari del Carso uniti a Ronchi

La Protezione civile celebra San Floriano, volontari del Carso uniti a Ronchi

LA RICORRENZA

La Protezione civile celebra San Floriano, volontari del Carso uniti a Ronchi

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 05 Mag 2023
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Ieri la speciale benedizione dei mezzi parcheggiati sul piazzale della sede di via delle Gambarare.

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Ieri come da tradizione, nella sede comunale della Protezione civile di via delle Gambarare a Ronchi dei Legionari, è stata celebrata la santa messa in occasione della festa di San Floriano, patrono del corpo regionale e dei pompieri volontari. Alla funzione officiata da monsignor Ignazio Sudoso, parroco dell’unità pastorale di San Lorenzo e Santo Stefano, hanno partecipato i volontari del distretto Carso Isonzo, il direttore regionale Amedeo Aristei accompagnato da altri funzionari, il Corpo forestale regionale, il comandante provinciale dei vigili del fuoco Antonio Petitto e i sindaci dell'area: Doberdò, Fogliano Redipuglia, Sagrado, San Pier d’Isonzo, Savogna e ovviamente Ronchi.

“San Floriano non ha avuto timore di mettere a disposizione la sua vita per gli altri – sono le parole pronunciate nell’omelia da monsignor Sudoso – ed è un esempio per tutti voi che vi mettete al servizio delle persone in difficoltà”. Quando venne inaugurata la nuova sede di via delle Gambarare, la Protezione civile di Ronchi dei Legionari affidò al pittore Claudio Battistin l’incarico di dipingere, sulla facciata esterna della stessa, un affresco raffigurante San Floriano. Veterano dell’esercito romano, di origine austriaca, Floriano fu condannato a morte da Diocleziano nel 304. Secondo la tradizione, da giovane, il santo estinse l’incendio di una casa con la preghiera e usando solo un secchio d’acqua.

Il 2022 è stato un anno intenso e ricco di attività per la squadra comunale della Protezione civile di Ronchi. Sono state oltre novemila le ore di attività svolte l'anno passato - di cui quattomila svolte in emergenza - per i volontari ronchesi che si sono fatti carico di 541 interventi sul territorio tra emergenze e attività di monitoraggio o prevenzione. Molti sono stati anche gli interventi legati al maltempo per allagamenti, taglio di alberi pericolanti, caduta di tegole e altro. Poi le ricerche di persone scomparse, il supporto alla circolazione a seguito dello spandimento di olio sul manto stradale e la collaborazione con i centri vaccinali.

E ancora: il supporto all’Hub di Fernetti per l’emergenza Ucraina e l’unione a tre colonne mobili della squadra regionale. Al termine della celebrazione di ieri sera, è seguita la benedizione degli automezzi schierati sul piazzale della sede. Sabato, invece, la sede di Monfalcone aprirà le sue porte al pubblico in occasione dei 47 anni dal terremoto del Friuli. Dalle 9 alle 12.30 sarà infatti possibile visitare i locali della sede comunale e conoscere la squadra di tecnico logistico, antincendio boschivo e nautica. Prevista poi una parte pratica, in cui volontari e responsabili insegneranno i comportamenti necessari in caso di evento sismico. Appuntamento in via Chico Mendes 24.

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