la manifestazione
La protesta contro la crisi climatica anima Gorizia, 600 ragazzi in sciopero
Tanti giovani hanno preso parte al corteo, con striscioni e slogan. Chiesto lo stato di emergenza climatica.
Hanno riempito le strade con cartelli e slogan, chiedendo a gran voce un cambio di rotta. Quasi 600 ragazzi si sono dati appuntamento questa mattina a Gorizia, aderendo allo Sciopero mondiale per il clima promosso da Fridays For Future a livello internazionale. Partendo dal Parco della Rimembranza, il corteo è arrivato fino in piazza Sant’Antonio, sostando per qualche istante davanti al municipio e gridando a gran voce di prendere delle decisioni. Invito lanciato sia a livello macro che micro, nell’incontro con l’assessore all’ambiente Francesco Del Sordi.
“Vogliamo che il Comune dichiari l’emergenza climatica - evidenzia Anna Postorino, esponente del comitato - e che si adottino politiche per rendere finalmente questa città a misura d’uomo e non di machina”. Dal canto suo, l’esponente della giunta Ziberna ha accolto la richiesta di dialogo arrivata dal gruppo, aprendo le porte anche a un secondo incontro, rimarcando che quelle avanzate “sono proposte più di tipo etico e formale, più che sostanziale”. In ogni caso, il pressing dei giovani non si è limitato al contesto locale, ma come molte altre piazze ha lanciato appelli a tutti.
Il grido d’allarme è stato rivolto soprattutto a Stati e organizzazioni nazionali, visto che a breve si riuniranno in occasione della Cop26 a Glasgow. Dopo gli Accordi di Parigi disattesi del 2015, recentemente le Nazioni Unite hanno riacceso l’attenzione sul rischio a breve termine del cambiamento climatico. Grandi temi che trovano una declinazione nel quotidiano, come evidenziato da diversi manifestanti: “Penso sia bellissimo che tanti giovani si siano riuniti dal vivo per questo scopo - commenta Demetra Picco, di Gorizia - e che si preoccupino di temi che sono vicini a noi”.
“Serve un cambiamento drastico di alcune politiche - rimarca Marco Zuttion, di Porpetto - a partire da quelle breve termine, senza limitarsi alla propaganda e al mantenimento del consenso”. Presenti al corteo anche diverse scolaresche, partendo dai bambini più piccoli fino agli istituti superiori e università, con docenti a guidare le comitive. In prima linea, poi, alcuni richiedenti asilo ospitati al Cara di Gradisca, così come non sono mancati i supporti di diverse associazioni locali. Tra queste, anche Legambiente, che dopo la manifestazione ha riproposto Puliamo il mondo.
“A novembre - conclude Pastorino - si prendano degli accordi stringenti sull’emergenza climatica. I leader mondiali devono capire che sulle proprie spalle hanno dei cittadini, a cui devono garantire un futuro. Vogliamo che la politica agisca ora, deve prendersi le responsabilità di tutti noi”. Nel frattempo, i partecipanti hanno urlato la propria contrarietà alla situazione attuale, con una parte che si è poi unita anche alla raccolta di mozziconi di sigaretta e rifiuti nelle varie vie adiacenti alla piazza. All’iniziativa hanno aderito gruppi e privati cittadini.
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